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Berlusconi all'Aquila: "A settembre le case"

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Berlusconi nei cantieri dell'Aquila

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È atteso a Cese di Preturo, in un cantiere dove le case antisismiche sono quasi completate, compresi gli allacci elettrici ed idrici. Ad aspettare Silvio Berlusconi anche un gruppo di cittadini che fanno parte dei comitati sorti spontaneamente dopo il terremoto del 6 aprile. Il premier, più bravo di un centrocampista del Milan dribbla tutti e si presenta nel cantiere di Bazzano. Anche qui le case antisismiche che si stanno realizzando dopo il terremoto che ha colpito L'Aquila sono quasi pronte. Tre giorni di anticipo sul crono programma, dirà poi. In cantiere si sente un po' bambino, trasformando la manopola dei comandi del montacarichi in un joystick. Il presidente del Consiglio si diverte a giocare a fare il capocantiere utilizzando un montacarichi idraulico. Gestisce lui i lavori dopo che sono state portate le bandiere verso il tetto dell'abitazione. Due sono le bandiere posizionate, una della protezione civile, l'altra il tricolore. Ci sono voluti due tentativi per salire in cima, per due volte si è tornati a terra: prima per far scendere un uomo della scorta e poi il sottosegretario Guido Bertolaso ed un operaio. Probabilmente per il peso eccessivo. Alla fine, il montacarichi con sopra Berlusconi, due ingegneri responsabili del "Progetto Case" e un operaio. Un giorno di festa visti i risultati ottenuti nei cantieri, anche se i problemi che sono all'orizzonte rimangono grandi. Berlusconi dopo la prima palazzina è salito, per le scale, sul tetto piatto di un secondo edificio, dove ha apposto la bandiera italiana. Applausi e sorrisi mentre i manifestanti hanno raggiunto la caserma della Guardia di Finanza per mettere in evidenza uno striscione di protesta nel quale si legge «Dopo quattro mesi ancora nelle tende: questo il vostro miracolo». I lavori proseguono e Berlusconi ha sottolineato che verrà settimanalmente per controllare di persona. «Siamo in anticipo di tre giorni, ho sciolto al vento due bandiere per il tetto raggiunto», ha detto facendo il punto sulla visita dei cantieri. «Nel cantiere più avanzato è tutto uno sventolare di bandiere - ha spiegato durante la conferenza stampa nella scuola della Finanza a Coppito - è una cosa impressionante da vedere. Nel sito il panorama è straordinario e le case sono immerse nel verde, quindi i cittadini che saranno ospitati potranno goderne». Tanto ottimismo nonostante i numeri impressionanti di persone da sistemare, di famiglie a cui dare un tetto. Sono 19.632 le persone che sono negli alberghi della costa, 9.636 quelle nelle case private. «Nelle 140 aree di ricovero - ha spiegato Berlusconi - ci sono 4.852 tende che ospitano complessivamente 20.348 persone». Da domani sarà disponibile un questionario, dove ciascuno potrà esprimere i propri desiderata: casa antisimica, contributo per affitto, sistemazione propria. Una sorta di censimento per avere il quadro della situazione. «Entro il 30 novembre, e se ci sarà ritardo, speriamo di no, entro il 30 dicembre, 30mila persone colpite dal terremoto avranno un tetto. Si tratta di una operazione mai accaduta al mondo. Dopo l'uragano Katrina ci sono ancora le baraccopoli, dopo i terremoti in Cina le persone non sono state ancora sistemate - ha concluso Berlusconi - è una cosa straordinaria e le case che ho visitato sono molto accoglienti».

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