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Inchiesta di Bari, la D'Addario in Procura contro l'ex amante

A destra l'escort barese Patrizia D'Addario all'uscita dal Tribunale di Bari

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Più che a trame alla Ian Fleming, la querelle D'Addario sta diventando una perfetta sceneggiatura per B-movie di terz'ordine. La provocante escort ieri è tornata sulla scena del tribunale barese: occhiali neri alla moda avvolgevano il suo viso, mentre un abitino scuro con decolteè ne esaltava le forme. Nessuna rivelazione sulle inchieste riguardanti i presunti party a Palazzo Grazioli o sulla malasanità. Stavolta la «Mata Hari alle cime di rape» è andata dai magistrati per quello che si profila come il quadro di una squallida lite da pianerottolo: ha presentato una denuncia querela contro la moglie del suo ex amante, Giuseppe Barba, imprenditore che a sua volta ha presentato un esposto alle forze dell'ordine dopo esser stato vittima di un tentativo di speronamento da parte dell'auto della Patrizia nazionale... Il quadro che si va ricomponendo con i vari tasselli è sempre più a tinte fosche: Barba sulle colonne di un quotidiano barese l'ha dipinta come una ricattatrice con la mania di registrare tutte le conversazioni, «una che lavora con gli annunci sui giornali (..) e rovina tutti». Nel fiume in piena di rivelazioni - unite ad un appello surreale all'avvocato Niccolò Ghedini («se mi stacca un assegno sono pronto a dire tutto») - il costruttore ha aggiunto che la stessa squillo era stata per venti giorni in viaggio «in Qatar con un importante assessore regionale» della giunta Vendola. Nel Palazzo di giustizia barese, in una giornata memorabile per l'afa estiva, la D'Addario ha movimentato una mattinata monotona senza rilasciare alcuna dichiarazione, stessa strategia del suo legale Maria Pia Vigilante (attivista per i diritti delle donne sfruttate e molto vicina all'ex sottosegretario dalemiano Alberto Maritati) che si è intrattenuta a colloquio con il pubblico ministero Giuseppe Scelsi. Patrizia ha dribblato taccuini e telecamere, con piglio indaffarato. Costretta a cambiare mestiere dopo aver violato il vincolo di segretezza, essenziale nel mondo delle entreneuse, si sta cimentando nella professione di scrittrice - ha in cantiere una biografia - e di soubrette in discoteche francesi e spagnole. La sua prossima tappa? Domani in un locale a Parigi, la capitale che ha ispirato la famosa filastrocca barese: «se teniv 'u mare, iev 'na piccola Bari»...

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