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Il fotografo di Villa Certosa: «I miei scatti fanno molta paura»

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Sea questo poi si aggiunge un titolo ad effetto come L'Incubo di Berlusconi allora la curiosità del lettore dovrebbe essere stuzzicata al punto giusto. Il primo istinto, sfogliando il libro scritto da Salvatore Zappadu, fratello di Antonello, il famoso fotoreporter di Villa Certosa, è andare alla ricerca degli scatti "proibiti" che immortalano il premier nella sua villa sarda. Invece nulla. In 185 pagine non c'è ombra di un'immagine. Un'imposizione dettata dal fatto che in Italia quelle immagini non possono essere pubblicate ed è per questo che i fratelli Zappadu hanno deciso di raccontare la loro «verità su Villa Certosa». Cinquemila scatti che in Italia è stato possibile vedere solo dopo la loro pubblicazione su El Pais. Una cosa che il fotografo non riesce ancora a spiegarsi dato che: «In quelle foto il premier non è ritratto in pose imbarazzanti». Saranno anche foto innocenti, ma poco dopo Zappadu, riferendosi al diverso trattamento riservato alle registrazioni audio pubblicate on-line da L'Espresso, ha aggiunto: «Le mie foto, rispetto ad un audio contengono persone o situazioni che fanno ancora più paura». E racconta: «In 40 appostamenti non sono mai stato visto. Non mi limitavo a fotografare solo le ragazze nella villa, quando mi annoiavo facevo delle foto anche alle persone che frequentavano il parco». Il tutto fatto senza però violare la legge sulla privacy: «Io non ho mai messo piede dentro Villa Certosa». Ale. Ber.

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