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Sulle intercettazioni si deve voltare pagina.

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Servononuove regole, ma queste dovranno portare a «soluzioni appropriate e il più possibile condivise». Giorgio Napolitano coglie l'occasione della cerimonia per la consegna del Ventaglio da parte della stampa parlamentare per tornare sulla questione spinosa delle intercettazioni. Ma è assai probabile che il suo appello rimanga inascoltato visto che l'Espresso riparte con la «caccia» a Silvio Berlusconi pubblicando in esclusiva sul proprio sito le ormai famose conversazioni tra il presidente del Consiglio e la escort Patrizia D'Addario. Forse anche per questo Napolitano non nasconde che quello delle intercettazioni è un terreno minato, «tuttora oggetto di divergenze e acuti contrasti dentro e fuori il Parlamento». Quindi dà ragione al presidente della stampa parlamentare Pierluca Terzulli, quando ricorda che in passato ci sono stati da parte dei media «eccessi e forzature». E proprio per questo motivo, è l'appello di Napolitano, ora si devono cercare soluzioni «appropriate e il più possibile condivise». Ma il Capo dello Stato formula anche un altro invito, stavolta agli organi di informazione. Lo stesso che fece esattamente un anno fa: ci deve essere un impegno «a non farsi condizionare dal timore della concorrenza nello scandalismo, anche il più volgare». E in molti leggono in questo passaggio un accenno all'attualità, cioè alla pubblicazione dei colloqui privati tra il premier e la D'Addario. Colloqui che faranno discutere non poco nei prossimi giorni. Per ora il Cavaliere evita commenti ufficiali ma una nota del suo legale Niccolò Ghedini bolla le registrazioni come «materiale senza alcun pregio, del tutto inverosimile e frutto di invenzione». E proprio per questo l'avvocato è pronto a querelare «chiunque ritenesse di utilizzare» l'audio delle telefonate pubblicato sul sito dell'Espresso. L'avvocato del presidente del Consiglio chiama in causa anche la magistratura «auspicando che verifichi come i giornalisti siano entrati in possesso» del materiale che, prosegue la nota, «è tuttora in possesso» della Procura di Bari e «sottoposto a regime del segreto di indagine e del divieto assoluto di pubblicazione». Inoltre, insiste Ghedini, «La veridicità e la liceità delle asserite registrazioni erano già state contestate». Intanto la notizia ha già fatto il giro del mondo. El Pais ha dedicato un ampio articolo al caso, titolandolo «Patrizia D'Addario diceva la verità sulle feste da Berlusconi». I virgolettati delle conversazioni sono stati ripresi anche sulla pagina internet del britannico Guardian e del francese Liberation. Mentre una foto di Berlusconi con gli occhi chiusi che si appoggia la mano alla fronte è stata usata per corredare il pezzo online della tedesca Sueddeutsche Zeitung.

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