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"Prima di scappare portava via gli slip"

Il materiale scoperto in casa del maniaco

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Emergono nuovi particolari sugli stupri e sulle tentate aggressioni avvenuti nella Capitale a danni di donne mentre parcheggiavano l'auto nei box-garage per i quali è finito in manette Luca Bianchini. Tutte le vittime delle violenze hanno raccontato agli investigatori della Squadra Mobile di Roma, diretti da Vittorio Rizzi, che l'uomo dopo le violenze portava via con sé gli slip delle vittime. La biancheria intima delle donne non è però stata ritrovata nelle perquisizioni compiute dagli investigatori nell'abitazione del ragioniere. Dove però hanno scoperto, in un doppio fondo di un cassetto, video pornografici e laccetti di plastica neri uguali a quelli usati dallo stupratore per bloccare le donne durante gli abusi. Gli investigatori romani, però, non hanno mai ritrovato il passamontagna che il maniaco ha utilizzato per non farsi riconoscere. Gli inquirenti ritengono, comunque, che Bianchini può aver nascosto quegli oggetti o essersene sbarazzato. Intanto si è saputo che nel telefono cellulare di Luca Bianchini gli investigatori hanno rinvenuto un piccolo video dove è ripreso il pavimento e in sottofondo si sente la sua voce che sussurra «amore, amore». Non solo.   Secondo il giudice per le indagini preliminari Riccardo Amoroso, l'indagato arrivava di notte nei garage sotto le abitazioni, coperto da un passamontagna, armato di un coltello e violentava le donne dopo essersi masturbato, costringendole a subire l'atto sessuale dopo averle minacciate di morte con la lama che impugnava e dopo averle immobilizzate e legate con l'uso di nastro isolante e fascette da elettricista. Per quanto riguarda inoltre l'esame del Dna, il giudice ha sostenuto che «i tamponi vaginali e comunque i reperti acquisti in tutti e tre gli episodi di violenza sessuale hanno poi consentito di estrapolare campioni di liquidi seminali il cui esame genetico ne ha permesso il raffronto con esito positivo con i campioni salivari prelevati nei confronti dell'indagato». Gli inquirenti, infine, stanno continuando a esaminare il materiale sequestrato nell'abitazione dell'indagato, dove non è escluso che possano tornare per cercare altri elementi utili alle indagini. E proprio per far luce sulle violenze, nei prossimi giorni in procura saranno ascoltati altri testimoni e parti offese. A.P.

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