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A Bruxelles De Magistris prepara già una «Why not» europea

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L'exmagistrato, ora eurodeputato dell'Idv, potrebbe assumere già oggi la guida della commissione parlamentare Ue che si occupa del controllo del bilancio comunitario. E De Magistris ha già pronto il suo programma: «Mi impegnerò molto nella lotta contro la corruzione e le frodi e per fare in modo che i fondi europei vengano usati per lo scopo a cui sono destinati. E penso che la mia esperienza potrà essere utile». Insomma, l'ex pm sogna già una «Why not» europea anche se, interrogato sulla presenza a Strasburgo di Clemente Mastella (uno dei suoi principali bersagli), glissa: «Non è un tema importante per me, qui siamo in tanti». Intanto proseguono le trattative per le altre commissioni. All'Italia dovrebbe andare quella Affari Esteri per cui è stato proposto, dopo la rinuncia a correre per la presidenza del Parlamento, Mario Mauro. Mauro, però, sembra più interessato ad avere un ruolo politico, guidando la delegazione del Pdl nel gruppo e quindi la presidenza della commissione potrebbe andare a Gabriele Albertini. All'Udc Carlo Casini dovrebbe andare la commissione Affari costituzionali mentre a Cristiana Muscardini, che puntava al commercio estero, si sarebbe ritrovata con la commissione petizioni. Sul fronte del centrosinistra, al Pd dovrebbe andare la Commissione agricoltura affidata all'ex ministro Paolo De Castro. Rimane poi la candidatura del leghista Francesco Speroni per uno dei cinque posti di questore, incarico non di grande visibilità politica, ma con notevoli poteri di gestione interna della «macchina». Ieri il polacco Jerzy Buzek è stato eletto presidente del Parlamento europeo. Ad affiancarlo quattordici vicepresidenti tra cui i due italiani Roberta Angelilli del Pdl e Gianni Pittella del Pd.

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