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Sì alla riforma per l'elezione al Csm Ma l'ipotesi del sorteggio non piace

Angelino Alfano

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{{IMG_SX}}Ruotano su queste considerazioni i commenti di esponenti del Csm alle bozze di riforma all'esame del ministero della Giustizia. L'ufficio stampa di Via Arenula ieri ha precisato che quelle riferite da alcuni quotidiani nazionali sono ipotesi «a livello di puro studio» e che «nè il ministro della Giustizia, nè il Governo e neanche la maggioranza di governo hanno assunto alcuna decisione». Il ministero sottolinea che l'ipotesi predisposta dal consigliere giuridico del ministro, Salvatore Mazzamuto - citato dai giornali - è arrivata alla segreteria del ministro «solo quattro giorni» fa. La proposta si incentrerebbe sul sorteggio per i candidati e le votazioni separate per giudici e pm - ogni magistrato può scegliere tra candidati che svolgono la sua stessa funzione.  La riforma del sistema elettorale punta a eliminare il peso delle «correnti» e i rischi di lottizzazione che, anche in tempi recenti, sono stati argomento di polemica tra il Guardasigilli ed esponenti dello stesso Csm tanto da richiedere l'intervento del Quirinale. Di «ipotesi astratte» parla il consigliere laico del Pdl Gianfranco Anedda che esprime «molte perplessità sulle ipotesi di estrazioni a sorte dei candidati». Anedda osserva che «la sconfitta della partitocrazia è passata per i collegi uninominali che hanno costretto a scegliere i migliori. Se per il Csm si riuscisse a formare collegi uninominali con candidatura unica forse si otterrebbero risultati. È un percorso elaborato ma potrebbe dare frutti». Antonio Patrono (Magistratura indipendente) condivide, della proposta di riforma, l'autonomia della sezione disciplinare dal resto del Csm «che può risolvere effettivamente problemi di interferenza tra decisioni che oggi si verificano», ma boccia decisamente sia l'ipotesi del voto per categoria sia il sorteggio, anche parziale, considerando «umiliante pensare che un organo di rilievo costituzionale possa essere composto con estrazione a sorte dei suoi componenti».

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