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Nella suite Obama tra noccioline e frutta

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.Semplice, elegante e con qualche vezzo made in Usa. A via Veneto, chi ha avuto la miracolosa fortuna d'intravederla tra i corridoi dell'albergo, la descrive così. Michelle Obama non ha passato i suoi tre giorni romani a Villa Taverna, ai Parioli, sede dell'ambasciata americana. Ha dormito all'Hotel Excelsior, lo stesso dove ha soggiornato la delegazione cinese. Ma non si è rotolata nel lusso. Ha rinunciato - anche per motivi di sicurezza - alle splendide suite imperiali o all'appartamento di mille metri quadrati di villa La Cupola. Niente affaccio sulla meravigliosa strada della Dolce Vita. La first lady con la madre e le sue due bimbe hanno optato per una più semplice suite Grand Luxe con affaccio su via Marche. Durante le giornate capitoline Michelle è sempre arrivata all'Excelsior entrando dal retro. Scende dall'auto blindata con Malia e Sasha e s'infila con la scorta in un corridoio che porta direttamente all'ascensore. Una guardia del corpo l'attende e spinge il pulsante «2». Si sale al secondo piano. Svolta e sinistra per imboccare il lungo corridoio a passo svelto. Poi, all'angolo, l'entrata per la suite. La scorta si ferma e resta di guardia. Le signore entrano. Dopo il primo uscio c'è un piccolo ingresso con altre due porte. A sinistra vanno le bimbe. A destra la first lady. La camera, di una cinquantina di metri quadrati, è sullo stile impero. Pareti e tende rosse arricchite da damaschi color oro. A terra moquette gialla e sedie ricoperte di preziosi velluti. In alto un lampadario di Boemia. La suite comprende camera da letto e salotto, senza eccedere. Qui dentro la signora Obama ha trovato il modo di rilassarsi, durante poche ore di privacy. E non ha rinunciato a portarsi qualche «gadget» da Washington, per sentirsi più a casa. Nel salotto, infatti, ha fatto mettere dai suoi uomini la poltrona personale. La poltrona che dall'Illinois ha «viaggiato» fino alla Casa Bianca e che ora porta sempre con sé. Solo lì, seduta nel profondo della sua quiete, la semplice Michelle si fa truccare il viso e acconciare i capelli. Lo staff dell'Excelsior, abituato ad adattarsi alle manie dei grandi nomi, ha dovuto accontentarla in più di un'occasione. Sul tavolo, per esempio, non doveva mai mancare una ciotola piena di arachidi. Le noccioline erano sempre lì, 24 ore su 24 a sua disposizione. E pensare che, invece, nella stanza di Malia e Sasha non ci devono assolutamente essere: alle figlie non piacciono. L'altra fissazione di Michelle è sempre a tavola. A colazione è obbligatorio un trionfo di frutta e un toast con il burro. Ai cereali, invece, ci pensa lei. Se li porta dietro dagli States, e non può rinunciarci per nulla al mondo. Il suo staff sembra ne abbia portato una scorta speciale. La strada che ricondurrà la family nella White House passa ora per il Ghana e sarà ancora lunga. Meglio non farsi mancare il necessario per sentirsi, al meno un po', come a casa.

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