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«La Regione ci deve un miliardo»

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DamianaVerucci «La Regione ci dia quanto dovuto, altrimenti rischiamo di tornare in difficoltà come lo eravamo al momento del nostro insediamento». Va subito dritto al punto il sindaco di Roma Gianni Alemanno in occasione della presentazione delle iniziative economiche del neo assessore al Bilancio Maurizio Leo. «Ci sono crediti per circa un miliardo di euro che la Regione ci deve e che non arrivano», incalza, per poi assicurare di averne già parlato con il presidente Piero Marrazzo, «visto che sappiamo che parte di quei fondi sono bloccati dal Governo». Da qui l'impegno, spiega Alemanno, ad aiutare la Regione per risolvere il contenzioso. Ma le cifre sono cifre e il sindaco non vuole ritrovarsi nella stessa emergenza che ha dovuto affrontare all'inizio del suo mandato. Più nel dettaglio si tratterebbe di 468 milioni riguardanti le aziende di trasporto, 232 di crediti vari della gestione commissariale del Comune di Roma e 363 milioni della gestione ordinaria, sia di parte corrente che in conto capitale. «È urgente che Roma recuperi queste somme – ha aggiunto l'assessore Leo – indispensabili per il corretto funzionamento della finanza locale». L'assessore, che il sindaco ha voluto subito mettere in chiaro «non è a mezzo servizio», rispondendo così indirettamente alle polemiche innescate dal Pd sul doppio incarico di parlamentare e assessore non solo di Leo ma anche del vicesindaco Cutrufo e dell'assessore alla Casa Alfredo Antoniozzi, ha poi assicurato che nella gestione del bilancio darà lotta ad ogni spreco. I necessari tagli saranno «intelligenti», mai a discapito dei servizi per i cittadini, eseguiti tenendo conto dell'evoluzione che dovrà interessare i bilanci degli enti locali per il loro adeguamento alle regole sul federalismo. Il capitolo società partecipate, l'altra direttrice sulla quale ha mosso le prime iniziative l'assessore al Bilancio, si apre con una conferma del primo cittadino: «L'obiettivo è dimezzare le società», tenendo però ben presente quelle di primo e di secondo livello, per fare in modo di «dismettere alcune partecipazioni». Procedimento che, Alemanno ha già assicurato, non riguarderà né Acea, né Risorse per Roma. La razionalizzazione del sistema delle società controllate, che punta ad aumentare la competitività delle aziende del Gruppo Roma, sarà portata avanti con l'apporto di una commissione di studio alla quale parteciperanno, a titolo gratuito, 4 o 5 alte professionalità provenienti dal mondo pubblico.

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