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Tremonti alle banche: "Nuovo inizio"

Giulio Tremonti

Draghi sposa le tesi del Papa

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Dopo mesi caratterizzati da polemiche e critiche sembra aver preso l'avvio un nuovo rapporto tra il ministero dell'Economia e le banche. Un disgelo promosso proprio dal Tesoro che, da una parte ha annunciato una moratoria nei confronti dei crediti delle imprese permettendo così di rafforzarle, dall'altra ha proposto un alleggerimento della manomorta del fisco sulle perdite che le banche registrano proprio per i crediti che le imprese hanno difficoltà a pagare. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sceglie l'assemblea dell'Abi, l'associazione delle banche, per lanciare la proposta di un «avviso comune» che unisca banche, imprese e governo su obiettivi condivisi di rilancio dell'economia italiana.   E la mano tesa del ministro ha subito incontrato quella del presidente dell'Abi, Corrado Faissola che ha visto in questa apertura l'inizio di un nuovo percorso di collaborazione tra banche e governo: «Ho molto apprezzato l'impostazione di Tremonti - ha commentato Faissola - e io stesso ho più volte invitato governo, imprese e banche, a cercare sinergie per superare gli effetti più negativi di questa crisi. La proposta formulata dal ministro va sicuramente verso la ricerca di queste soluzioni condivise». Tremonti intanto ha pensato anche a quando iniziare le trattative ipotizzandole per «prima di agosto». Ipotesi che piace molto anche a Confindustria che, attraverso il suo presidente, Emma Marcegaglia, definisce l'accordo: «Una cosa importante su cui lavorare da subito su cui siamo disponibili». Dal palco dell'Associazione Bancaria Tremonti rallenta il ritmo e pesa le parole quando deve avanzare la sua proposta alle banche. Prende il discorso da lontano partendo da due riferimenti religiosi: il primo è la parola shabbat che per gli ebrei significa «smettere per un nuovo inizio»; il secondo è l'aggettivo sabbatico che per la Bibbia significa riposo della terra, liberazione dei servi e anche remissione dei debiti. «È arrivato il tempo per il nuovo inizio - dice Tremonti - Banche, Governo e imprese, hanno una comune responsabilità per il nostro Paese. Quanto fatto è stato necessario. Ma ora, proprio ora, può essere necessario fare di più. Qualcosa che può prendere la forma di un avviso comune da produrre subito prima di agosto. Nel rispetto delle regole del patrimonio delle banche, su base non obbligatoria ma volontaria. Può prendere la forma di uno sforzo ulteriore per una moratoria sulle scadenze più pressanti dei crediti alle imprese; della formazione, da definire, del patrimonio netto delle imprese». La proposta è diventata così musica per le orecchie delle imprese, che fino a ieri sollecitavano anche una estensione della Tremonti Ter (che prevede la detassazione degli utili reinvestiti) anche ad altri settori, dall'elettronica e ai veicoli pesanti. All'assemblea dell'Abi è intervenuto anche il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che ha commentato: «Le banche sono determinanti nel rendere la crisi più o meno duratura. Ecco perché bisogna conciliare il perseguimento di prudenti equilibri economici e patrimoniali con l'esigenza di non far mancare il sostegno finanziario alle imprese».

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