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First ladies, la polemica che non c'è

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.Per Giorgia Meloni e Stefania Prestigiacomo il problema non esiste. Anzi. Pochi giorni fa Silvio Berlusconi ha scelto Mara Carfagna e Mariastella Gelmini tra le ministre che accoglieranno la delegazione di first lady (incluso il marito di Angela Merkel, già beato tra le donne) del G8 e che porteranno Carlà & Co. in giro per Roma e il Vaticano. Il premier le ha preferite a Michela Vittoria Brambilla, Prestigiacomo e Meloni. Una notizia che Il Secolo d'Italia (quotidiano di Pdl) ha accolto con una critica precisa: Silvio Berlusconi ha premiato soltanto le sue fedelissime. La tesi è che in più di un'occasione le tre «eliminate» avrebbero infastidito Palazzo Chigi. Mentre le altre, le «nominate», «nelle ultime settimane sono state le più intransigenti paladine del premier - si legge nell'articolo - travolto dalle rivelazioni e dai veleni dell'inchiesta di Bari. Un particolare - è scritto - che deve aver giocato un ruolo di rilievo nell'opzione in loro favore». Ma di contesa non vuole proprio sentir parlare il ministro della Gioventù: «Non vedo dove sia la polemica», dice Meloni. E dal suo ministero spiegano anche che, in fondo, non essere stata scelta non è per niente un male, visto che la ministra è impegnatissima con il suo J8, il G8 dei giovani: «È lì che sto concentrando le mie energie», dice Meloni. Prestigiacomo taglia ancora più corto della sua collega. In un sabato pomeriggio di relax risponde al telefono quasi per sbaglio. Ministro a quanto pare non è tra le «fedelissime», ha letto? Ride: «Ah, sì certo che ho letto». Beh, non le avrebbe fatto piacere accompagnare le first lady tra Roma, L'Aquila e il Vaticano? «Guardi preferisco non commentare, non credo ci sia una polemica», dice il ministro dell'Ambiente continuando una leggera risata. L'opinione di Brambilla, titolare del Turismo, resta invece appesa a una segreteria telefonica. È all'estero e non risponde. No comment.

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