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Riforma della Finanziaria, arriva il patto di stabilità

L'aula del Senato

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L'aula del Senato ha iniziato a votare gli articoli. Sono stati così approvati due emendamenti dell'opposizione che modificano profondamente il patto di stabilità interno dei Comuni, consentendo compensazioni su base regionale, e cambiano le procedure di nomina del presidente dell'Istat. Martedì, dopo la pausa elettorale, riprende la discussione. Il via libera, in un clima bipartisan, è previsto in serata, tanto che non è escluso che il Pd possa passare da un voto di astensione al sì. Un segnale chiaro in questo senso è apparso l'impegno mostrato dall'opposizione a mantenere il numero legale durante l'esame a Palazzo Madama. «Vorrei far notare - ha detto la capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro - che la maggioranza in Aula non è presente in modo da assicurare il numero legale. Nonostante ciò l'opposizione resta e vota. Non farà mancare il numero legale, e ciò per sottolineare il fatto che questa riforma non è ascrivibile alla maggioranza, ma alla responsabilità del Senato». Il governo punta ad una approvazione rapida con l'obiettivo di usare le nuove norme già dalla prossima sessione di bilancio. Non lo nasconde il viceministro dell'Economia Giuseppe Vegas che per il centrodestra è da sempre l'uomo della finanziaria. «Il governo - ha sostenuto in aula - auspica che la legge sia approvata in tempi più rapidi possibili in modo da affrontare la prossima sessione di bilancio con le nuove regole». Alla Camera il confronto sembra preannunciarsi meno agevole. L'Idv è orientato ad astenersi sul voto finale. Il Pd non ha ancora sciolto la riserva ma secondo Morando «il bilancio complessivo è favorevole.

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