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Il Cav: "Giornali pieni di spazzatura"

Il Presidente Silvio Berlusconi in una immagine scattata il 31 maggio 2009 davanti all'ingresso dell'Hotel Palace di Bari, di fronte al premier Patrizia D'Addario

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"Ancora una volta si riempiono i giornali di spazzatura e di falsità. Io non mi farò certo condizionare da queste aggressioni e continuerò a lavorare, come sempre, per il bene del Paese". È quanto si legge in una nota del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.   Pur senza mai nominarlo, la dichiarazione del premier sembra far riferimento a quanto pubblicato oggi dal Corriere della Sera, secondo il quale un'inchiesta in Puglia sugli appalti nel settore della Sanità aprirebbe un nuovo capitolo sulle vicende private di Berlusconi. Secondo quanto riferisce il quotidiano di via Solferino, nel corso dell'indagine a Bari sulla Sanità "sarebbero state intercettate conversazioni che riguardano alcune feste organizzate a palazzo Grazioli e villa la Certosa. E i personaggi coinvolti avrebbero fatto cenno al versamento di soldi alle ragazze invitate a partecipare a queste feste mondane". Gli accertamenti, scrive il "Corsera", sono stati avviati qualche mese fa e riguarderebbero l'attività della Tecnohospital, azienda specializzata in "tecnologie ospedaliere" e guidata dai fratelli Giampaolo e Claudio Tarantini. E sarebbe proprio Giampaolo "ad aver parlato - si legge ancora sul quotidiano - durante alcuni colloqui telefonici, delle feste alle quali era invitato dal premier. E in particolare sarebbero stati captati diversi contatti con ragazze che venivano invitate nelle residenze di Berlusconi per partecipare a questi eventi. A suscitare l'interesse dei magistrati è stato il riferimento al versamento di soldi". Sempre il quotidiano di via Solferino riporta l'intervista a Patrizia D'Addario, candidata nelle liste di "Puglia prima di tutto", schieramento inserito nel Popolo della Libertà alle ultime elezioni comunali a Bari. "Mi hanno messo in lista perchè ho partecipato a due feste a palazzo Grazioli. Ho le prove di quello che dico", sostiene la donna, che ha contattato il quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli di sua iniziativa. La D'Addario riferisce di essere stata a Palazzo Grazioli, per la prima volta, "a metà dello scorso ottobre" dietro un "compenso" di 2000 euro di cui, dice, ne ha ricevuti solo "mille perchè non ero rimasta" per la notte. Cosa che invece accadde in un'altra occasione, la sera dell'elezione di Barack Obama: "Berlusconi mi ha chiesto di rimanere". E per dimostrarlo D'Addario assicura: "Ho le registrazioni dei due incontri". Dopo questi incontri con il premier, sarebbe arrivata la notizia della candidatura alle europee, sfumata "quando sono cominciate le polemiche sulle veline". "Sono stata chiamata e mi hanno detto che non era più possibile", spiega. Chiusa la possibilità di correre per le europee, la D'Addario non si sarebbe rassegnata ed è riuscita a candidarsi, tramite sue conoscenze, alle comunali di Bari.  

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