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«Gianni ascolta tutti ma serve più coesione»

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Laconversazione va e viene, il capogruppo dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri è in Calabria per la campagna elettorale ma segue le vicende capitoline, a cominciare dalle ventilate dimissioni di Ezio Castiglione, assessore tecnico con delega al Bilancio della Giunta Alemanno. Senatore Gasparri, ha seguito le polemiche di oggi sull'«affaire» Castiglione? «Sì ma credo che non intacchino il gradimento del sindaco Alemanno e del Pdl. Gianni conosce bene Castiglione, lo aveva come capo di gabinetto al ministero dell'Agricoltura. Avevo sentito voci su un suo malessere ma è una storia vecchia e credo che per un tecnico sia fisiologico». Alcuni assessori comunali hanno doppi incarichi. Il vicesindaco Cutrufo è senatore, l'assessore alla Casa Antoniozzi eurodeputato. Crede che sia un limite per chi deve governare la Capitale? «Non credo. Posso dire che Cutrufo assicura la sua presenza in Senato ed è molto scrupoloso. Davvero, lo conosco. Poco tempo fa gli ho telefonato perché serviva il suo voto a Palazzo Madama, lui stava partecipando a un convegno sull'obesità. È arrivato dopo neanche dieci minuti. Riesce a conciliare i due incarichi. E poi sulle norme per Roma Capitale ci ha aiutato parecchio». Dunque se lei fosse assessore rimarrebbe anche senatore... «No. Io ho sempre fatto una cosa alla volta. Credo che sia una buona norma». Torniamo alla Giunta comunale. Ha dei consigli da dare al sindaco Alemanno? «L'unica osservazione che farei a Gianni è di continuare a tenere conto di tutte le anime del Pdl. Serve coesione e collegialità. Insomma che non faccia l'errore di Storace, allora presidente della Regione Lazio, che pensò di aver vinto da solo». E agli assessori? «Sento troppe critiche ai giovani. Penso invece che Laura Marsilio abbia la virtù di ascoltare le persone e che Fabrizio Ghera sia molto bravo». Gli dà dei suggerimenti? «Vede, mi capita di camminare in centro storico, dove sono residente, e i cittadini mi fanno richieste. Ho telefonato all'assessore al Commercio Bordoni perché avevo notato il nuovo supermercato in via dei Coronari, un vero sconcio. Dopo pochi giorni Bordoni ha preparato una delibera per tutelare le botteghe storiche». Dunque lei sta nella famosa cabina di regia di Alemanno... «No, nessuna cabina di regia. È chiaro che qualche volta parlo con Gianni, ci conosciamo da 36 anni». Bè, allora diciamo che parla come un candidato alla presidenza della Regione Lazio... «Berlusconi e Fini mi chiamarono nel 2000 e mi chiesero di candidarmi ma rifiutai perché volevo avere ruoli più politici. Rifiuterei anche adesso. Faccio soltanto la mia parte sul territorio. Per la Regione ci sono tanti altri». Qualche nome? «Rampelli, Augello, la Todini e la Polverini».

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