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«Un provvedimento necessario Troppi gli abusi di questi anni»

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Voi«avrete morti, ladri e stupratori impuniti sulla coscienza». Tu «sei un servo di Di Pietro», una «testa vuota» su un «corpo inanimato». In aula alla Camera sono in corso le dichiarazioni di voto finali sul maxiemendamento che contiene nuove norme sulle intercettazioni telefoniche e tra Massimo Donadi, capogruppo di Idv, e il leghista Luciano Dussin, volano parole pesanti. La Lega considera importante il nuovo pacchetto. Anzi, secondo Carolina Lussana, leghista e vice presidente della Commissione giustizia alla Camera «è necessario. Negli ultimi anni c'è stato un vero e proprio abuso di intercettazioni». Da parte di chi, della stampa? «Più che dalla stampa, direi da parte delle Procure e dei vari organi giudiziari. Del resto, basta guardare i numeri forniti dal ministero della Giustizia sull'utilizzo delle intercettazioni nel nostro Paese. 280 milioni di euro all'anno, oltre 100 mila persone intercettate. Ma ci rendiamo conto?». Vi aspettavate di avere 21 votazioni favorevoli dall'opposizione? «Beh, questo dimostra che nella sinistra ci sono anche politici liberi. L'opposizione ha il diritto di criticare ma non di dire cose non vere, tipo che con questo provvedimento si ostacola le indagini per i reati di mafia». Veramente non è solo l'opposizione a dire questo. Fabio Granata, deputato del Pdl, è della stessa opinione e chiede che sia rivisto il provvedimento... «È una voce isolata. Non si può di certo dire che questo governo non abbia fatto nulla per combattere il fenomeno della mafia. Basti pensare alle tante norme messe in campo dal ministro Maroni o dal ministro Alfano. E ricordare che sono state approvate tutte le norme anti mafia volute dal giudice Falcone e mai portate a termine». Quanto ha inciso nell'approvazione del nuovo provvedimento l'aver un premier più volte oggetto delle intercettazioni? «Non c'entra niente. Ricordo che il tema era stato già affrontato nella scorsa legislatura. C'era un disegno di legge Mastella approvato all'unanimità alla Camera e poi arenato in Senato». Il suo leader Umberto Bossi ha elogiato il presidente del Consiglio per aver avuto fiuto con questo provvedimento. «Certo. Siamo diventati davvero il grande orecchio e questo è inaccettabile». A proposito di Bossi, dopo le ultime elezioni nella maggioranza si è parecchio rumoreggiato tra la Lega e Berlusconi. Specie in casa An... «Non voglio entrare nelle questioni del Pdl. Aggiungo però che il risultato elettorale conferma come la Lega abbia dato stabilità alla maggioranza, come sia stato un valore aggiunto. Laddove il Pdl cala cresce la Lega». Quindi avete rubato qualche elettore ai vostri alleati? «Non c'è stata alcuna erosione di voti da parte nostra al Pdl. La Lega ha saputo intercettare elettori di sinistra scontenti. E questo tra i lavoratori, gli operai, i dipendenti». A questo punto, prossimo obiettivo, le regioni del Sud? «Sarà una decisione di Bossi. Ma noi nasciamo come un partito del Nord, con una forte identità. Vedremo...». Gia.Ron.

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