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L'Europa s'è destra

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.Il bilancio, logicamente legato ad indicazioni espresse nei giorni antecedenti il voto, dovrebbe essere più o meno questo: dei 27 Paesi aderenti all'Ue, in 14 i partiti di centrodestra dovrebbero ottenere la maggioranza dei consensi, in 6 sembra quasi certa la vittoria di quelli di centrosinistra e nei restanti 7 si sta consumando un vero e proprio testa a testa tra i due schieramenti. Certamente il dato ufficiale si conoscerà solamente al termine dello spoglio delle schede che inizierà alle 22 di questa sera nella maggioranza dei Paesi, ma se i sondaggi dovessero essere confermati come sembra lo siano stati in Gran Bertagna e in Olanda, emergerebbe uno scenario interessante. Ad esempio si può vedere come la crisi abbia condizionato notevolmente il giudizio degli elettori a tal punto che in molti Stati si è trasformata in una spada di Damocle per i governi, ma con dovuti distinguo. In Francia ad esempio, come in Germania, la crisi ha indubbiamente creato qualche grattacapo all'esecutivo, ma né il partito di Sarkozy, né la grande coalizione tra Cdu-Csu guidata da Angela Merkel, sembrano perdere così tanti voti da essere sorpassati dai rispettivi avversari di centrosinistra. Al contrario in Spagna la crisi potrebbe ribaltare il consenso degli elettori a tal punto che i sondaggi promettono la vittoria all'opposizione di centrodestra. Una vittoria che se dovesse arrivare dovrebbe molto probabilmente portare ad elezioni politiche anticipate. Ma non solo le sbagliate o non efficaci strategie economiche sembrano influire nella scelta degli elettori della Comunità Europea infatti sembra che la sfiducia verso la classe dirigente porti a bocciare gli esecutivi di alcuni Paesi. Cosi, se in Grecia gli scandali legati al premier Costas Karamanlis, starebbero portando in testa il partito socialista Pasok di Giorgio Papandreou, in Gran Bretagna sembra ormai annunciata la débâcle dei Laburisti guidati dal primo ministro Gordon Brown. Il voto europeo nel Regno Unito, concomitante con quello amministrativo, si è chiuso già l'altro ieri. Nonostante non sia possibile comunicare l'esito del voto per le Europee prima che tutti i Paesi dell'Ue l'abbiano fatto, il dato che emerge dalle elezioni elezioni locali, annuncerebbe una delle peggiori sconfitte mai sofferte nella lunga storia del Labour Party. Una sconfitta che ha portato Brown sia a fare un rimpasto di governo che comunque rimane, almeno per i ministeri chiave, sostanzialmente uguale a quello appena licenziato, sia ad ammettere: «Mi assumo le mie responsabilità, le lezioni sono state una dolorosa sconfitta per il Labour». L'altro filo conduttore di queste elezioni Europee sembra un generale incremento di consensi verso i partiti di estrema destra generalmente xenofobi ed euroscettici. Questo ad esempio sembra essere accaduto in Olanda dove le urne si sono chiuse l'altra sera alle 22. La spartizione dei seggi all'europarlamento dovrebbe essere così ripartita: cinque ai cristiani democratici del Cda, quattro alla formazione xenofoba di estrema destra Pvv e tre con ogni probabilità destinati ai laburisti in caduta libera di consensi con il dimezzamento del rispetto a cinque anni fa. Una cosa simile sembra essere ipotizzabile anche in Austria dove il partito di estrema destra Fpoe sembra aver triplicato in soli cinque anni i consensi passando dal 6.35% delle preferenze ad un ipotetico 14-17%. Il vento di destra però soffia anche in quei Paesi ad est dell'Europa. I sondaggi infatti prevedono sia per le repubbliche baltiche di Estonia e Lituania che per la Polonia e l'Ungheria una vittoria dei partiti di centrodestra. Sette invece sono quei Paesi che i sondaggisti non sono riusciti ad assegnare a nessuna delle due parti. Tra questi addirittura è singolare il caso del Portogallo dove addirittura ci sono indicazioni contrastanti: un'inchiesta di Marktest darebbe in vantaggio i conservatori del Psd, mentre quello di Eurosondagem darebbe vincenti i socialisti del Ps di Socrates. Ora non resta altro che aspettare le 22 di questa sera quando tutte le proiezioni, giuste o sbagliate che siano, si trasformeranno in verità.

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