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L'Inghilterra svolta a destra

Gordon Brown precipita nei sondaggi

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A conti ultimati, quando ai voti delle locali si aggiungeranno quelli delle europee, Brown potrebbe trovarsi di fronte a una delle peggiori sconfitte mai sofferte nella lunga storia del Labour Party. Oltre ad aver perso nelle sue roccaforti, anche nelle aree dove di norma dominano i conservatori il partito di governo ha visto crollare il numero di seggi e consiglieri. A trionfare sono stati i conservatori, seguiti dai liberaldemocratici che per ora si sono aggiudicati soltanto Bristol. Secondo le proiezioni della Bbc, il partito di Brown sarebbe scivolato al terzo posto con circa il 23% dei consensi, contro il 38% dei conservatori ed il 28% dei liberaldemocratici. I Verdi starebbero al 12% ed il partito indipendentista Ukip al 14%. Al partito di estrema destra Bnp, che ha conquistato il suo primo seggio fuori Londra nel Lancashire, sarebbe andato l'11% dei voti. In piena tempesta politica, il premier Gordon Brown, ha ammesso che il labour ha accusato «una dolorosa sconfitta», ma ha subito aggiunto: «Non cederò, non farò un passo indietro, continuerò con il mio lavoro». L'attuale crisi politica, aggravata dallo scandalo dei rimborsi, «è una prova per i nervi di tutti, i miei, quelli del governo e quelli del paese», ha detto il premier. Tuttavia, ha sottolineato, «se non pensassi che sono la persona giusta per fare fronte a queste sfide, non sarei qui, davanti a voi». Brown ha quindi annunciato un rimpasto di governo. Il premier è intervenuto dopo che, in soli quattro giorni, si sono dimessi cinque ministri e due sottosegretari. Tony McNulty, sottosegretario all'Occupazione, e Geoff Hoon, ministro dei Trasporti, hanno rassegnato le dimissioni dal governo senza aspettare che il primo ministro annunciasse la composizione del nuovo gabinetto. Ian Gibson, deputato ai Comuni, ha abbandonato la sua carica di parlamentare rendendo necessaria un'elezione suppletiva nel peggiore dei momenti possibili. Quanto al rimpasto in sè, tutti i pezzi da novanta del precedente gabinetto restano al loro posto. Alistair Darling non si muoverà dunque dal ministero dell'Economia, David Miliband rimarrà agli Esteri, Jack Straw alla Giustizia, Lord Mandelson alle Attività Produttive. Due soli i cambiamenti di peso: Alan Johnson sostituirà la dimissionaria Jacqui Smith all'Interno e Bob Ainsworth prenderà il posto di John Hutton alla Difesa, anche lui dimissionario ma per «ragioni familiari». Nelle elezioni che si sono tenute giovedì, i cittadini britannici erano chiamati ad eleggere i 72 deputati europei e i 2.318 rappresentanti di una trentina di entità locali e tre sindaci. Si tratta delle prime elezioni dopo lo scoppio della scandalo dei rimborsi spese e nel mezzo della pesante recessione economica. È anche l'ultimo test elettorale prima delle elezioni legislative che dovrebbero tenersi entro giugno 2010. E ieri i leader dei conservatori, David Cameron, e dei Lib Dem, Nick Clegg, hanno ripetuto il loro appello affinchè si tengano elezioni anticipate. Gordon Brown ha ricevuto la telefonata dal presidente americano Barack Obama. I due si sono confrontati sulla crisi economica globale in vista dei vertici del G-20 e del G8.

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