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Berlusconi torna in piazza tra comizi e passeggiate

Roma, Berlusconi tra le bancarelle a Campo de' Fiori

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Dalle parti di via dell'Umiltà tirano un sospiro di sollievo. Era da settimane che i vari big del Pdl provavano a sottoporre al premier un planning di comizi elettorali, nell'attesa di una sua conferma per qualche tappa in giro per l'Italia. Tentativo però puntualmente fallito. Almeno finora. Sì perché Silvio Berlusconi ha finalmente deciso. E da domani parte il suo tour de force: nove giorni di impegni elettorali e para-elettorali su e giù per il Paese.  La strategia però è un po' diversa dal passato: tante le tappe in agenda ma un solo comizio, quello di chiusura della campagna elettorale a Milano, giovedì 4 giugno. Per il resto visite, sopralluoghi, passeggiate, incontri, ma niente palchi in piazza. In un momento in cui la vicenda Noemi continua a tenere banco - con botta e risposta tra maggioranza e opposizione, interviste e controinterviste, racconti e descrizioni dettagliate della famiglia di Portici - in tutta questa storia ciò che teme Berlusconi è il fronte dei media. Sono giorni che il capo del Governo ripete come «certa stampa di sinistra» stia agendo contro di lui, come dietro alle paginate intere dei quotidiani su Noemi Letizia «ci sia una regia ben precisa» finalizzata a depotenziare sempre di più il presidente del Consiglio. Da qui la decisione di tornare tra la gente come onda d'urto per contrastare la campagna mediatica messa in atto contro di lui. Si comincia dunque domani, tornando per la tredicesima volta nel capoluogo abruzzese. Anche se ancora il programma non è del tutto confermato, il premier dovrebbe fare un sopralluogo all'ospedale aquilano, dove verrà inauguarata l'ala chiusa subito dopo il terremoto. Nel pomeriggio conferenza stampa nella scuola della Guardia di Finanza a Coppito per poi rientrare in serata nella Capitale. Nella giornata di sabato le indiscrezioni danno il Cavaliere in Sardegna, per una visita alla Maddalena insieme al presidente della Regione Ugo Cappellacci. Fonti vicine al premier negano però questa circostanza, spiegando che è previsto un impegno pubblico del presidente, ma non nell'isola sarda. Tutto confermato invece per il pomeriggio di domenica a Bari. Nella città pugliese Berlusconi dovrebbe tenere una conferenza stampa e fare una «passeggiata per il centro». Lunedì altra tappa elettorale: anche in questo caso le informazioni sono poche, si sa solo che si sta organizzando una visita «nella provincia di Roma». Qualcuno parla di Rieti o Viterbo, ma ancora nulla è deciso. Nel pomeriggio dello stesso giorno, comunque, il premier dovrebbe essere di ritorno nella Capitale per partecipare al ricevimento offerto dal presidente della Repubblica nei giardini del Quirinale in occasione della festa del 2 giugno. Il giorno seguente, il premier - come tutti gli anni - sarà alla parata militare ai Fori Imperiali. Il calendario prevede poi, nel pomeriggio, una visita a Firenze dove si vota per decidere il prossimo sindaco della città Giovanni Galli. Stesso copione: nessun comizio, ma solo incontri con i media locali e una passeggiata per le strade del centro. Anche mercoledì Berlusconi sarà impegnato in una tappa del suo tour elettorale. Qualcuno parla di Padova e Torino, ma dai collaboratori del Cavaliere non arrivano per ora conferme. Giovedì è invece data per certa la presenza del presidente del Consiglio a Milano, per partecipare all'unico vero e proprio comizio previsto al Palamazda insieme al leader del Carroccio Umberto Bossi. Intanto, in un clima politico sempre più rovente la linea del centrodestra è quella di fare delle europee il banco di prova di tutto ciò, verificando il reale consenso di cui gode Berlusconi. Nel Pdl c'è chi resta convinto della teoria del complotto, vale a dire di un piano di destabilizzazione internazionale il cui obiettivo sarebbe quello di ridimensionare il presidente del Consiglio se non addirittura di costringerlo alle dimissioni. Questo è il motivo per cui i numeri delle europee e della amministrative saranno decisivi: un plebiscito per il premier cancellerebbe qualsiasi manovra ostile.

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