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Mori: «Le ronde? Bene se presidiano i parchi»

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«C'è un equivoco sul nome - ha aggiunto - le ronde sono solo quelle dei militari che controllano i commilitoni in libera uscita, il resto non c'entra nulla con le ronde». Quindi Mori ha aggiunto che «tempo addietro avevamo pensato di presidiare il territorio attraverso i componenti delle associazioni degli ex agenti delle forze dell'ordine, persone per esperienza più reattive nel cogliere certi segnali. Si tratta di presidiare luoghi come i parchi, ville e scuole nelle ore in cui sono frequentati da nonne, madri e bambini. Se queste sono le ronde va bene, altrimenti non se ne parla nemmeno». Più o meno sulla stessa lunghezza d'onda il prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro (anche lui presente alla tavola rotonda): «Al di là del principio, esiste una norma, vediamo di utilizzarla secondo le esigenze del territorio prendendo la parte buona della legge, come quella della vigilanza nei parchi. Lo Stato stabilisce come utilizzare le ronde, il prefetto invece stabilirà cosa fare per adeguarle al territorio», scegliendo persone «che hanno già una conoscenza delle regole».

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