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Questura terremotata ma sempre operativa

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Manon hanno mai smesso di svolgere il servizio. Settecento poliziotti della questura de L'Aquila nonostante i danni subìti dalle loro case, con le famiglie nelle tendopoli, sono lì, accampati anche loro davanti al giardino della questura intorno al monumento in onore del maresciallo degli Alpini Polsinelli morto in Afghanistan. Ogni tenda un ufficio: c'è quella del servizio denunce che continua a verbalizzare gli esposti dei cittadini, quella della Squadra Mobile, del servizio automezzi. Una tenda per l'ufficio di Gabinetto, una per il 113 e il servizio Volanti, una perfino per gli immigrati. Il questore Filippo Piritore non sta fermo, praticamente il suo ufficio è l'auto di servizio dalla quale coordina tutta l'attività, normale, di una questura, in aggiunta a quella dell'emergenza. A lui fa capo tutto il coordinamento dell'attività anti sciacallaggio. Il capo della Polizia Antonio Manganelli ha ringraziato tutti per il grande spirito di servizio e l'impegno dimostrato rimanendo al loro posto nonostante le situazioni personali. Viva è stata la commozione del prefetto Manganelli nel visitare la questura-tendopoli. Dimostrazione di abnegazione e attaccamento al servizio. Il capo della Polizia ha ringraziato personalmente tutti gli agenti e i funzionari presenti. Dopo appena mezz'ora dalla scossa del lunedì notte, in questura, con luci di fortuna e utilizzando i fari delle auto, era già stata approntata una prima sala operativa. Ora, recuperati con un elicottero anche i server rimasti tra le macerie della Prefettura, la questura è praticamente tutta operativa. Da oggi poi saranno sistemati nella vicina caserma del 9° Alpini alcuni container per sistemare meglio e con ancora maggiore efficienza gli uffici di polizia. Mau. Pic.

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