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Nei giorni della festività pasquale mangiamo prodotti abruzzesi

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Comeho avuto modo di raccontare ai microfoni della principale emittente televisiva tedesca, il nostro Paese, in queste giornate di lutto e di partecipazione nazionale al dolore dei singoli attende il conforto e il sostegno di tutto la comunità civile. Ci tengo a testimoniare personalmente che la macchina dei soccorsi è in perfetta efficienza. Ma di contadini e di aziende agricole io mi devo occupare. Ho incontrato decine di situazioni drammatiche, ho stretto centinaia di mani e ho cercato di legiferare a favore dell'agricoltura abruzzese consapevole che aiutare un solo agricoltore significa portare i valori di tutto il popolo contadino dove se ne avverte maggiormente il bisogno. Caro Direttore, attraverso il suo giornale vorrei lanciare un appello: in questi giorni che annunciano la Grande Festività Cristiana, mi piacerebbe che tutti noi acquistassimo consapevolmente i prodotti agroalimentari che servono veramente a celebrare la festa. Essere consapevoli significa volere sulle nostre tavole in questi giorni prodotti nazionali - di prossimità, di stagionalità - e magari, abruzzesi. Ho visto stalle letteralmente disgregate dalle scosse, vitellini storditi dalla paura, animali feriti. Quale migliore aiuto alle popolazioni agricole abruzzesi che comprare per la Pasqua, come è tradizione fare a Roma, un agnello di quelle parti (di sicuro buonissimo) e lasciare sui banchi della spesa una bestia la cui provenienza non è sempre sinonimo di qualità? Ho visitato aziende gonfie di latte perché non sanno come e dove conferire la produzione. Quale aiuto migliore, per queste realtà, che far festa con un buon vino abruzzese? Con il Ministero abbiamo lanciato l'idea di adottare attraverso un numero verde (800-105166) un'azienda agricola nel bisogno. Sono sicuro che i suoi lettori sapranno cosa fare. Luca Zaia *ministro dell'Agricoltura

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