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(...) il ministro amato, per quello che dice, per quello che fa.

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L'ovazionetributatagli alla Fiera di Roma è stata spontanea e quasi dovuta al governante fattivo e simpatico, senza escludere che qualcuno dei presenti possa essere rimasto intossicato dall'invidia. Brunetta piace e tanto, dunque, anche perché è uno che dice pane al pane e vino al vino, non il solito politico oracolare, che quando parla c'è bisogno di un team di auguri e di aruspici per interpretarne la semantica. Sui vizi del pubblico impiego, d'altro canto, non s'è inventato niente: il malvezzo dello shopping in orario di lavoro è prassi decennale, conclamata e arcinota. La traduzione in italiano di Welfare è sempre stata: fare il comodo tuo. L'unica novità è che, oggi, le impiegate fanno anche shopping, non più, come un tempo, solo la spesa. Ecco, ai tempi dei ministeri vasi comunicanti soprattutto con i mercati rionali, ebbi personalmente modo di assistere, guidato dal gestore di un bar interno alle Poste di via Caffaro, alla Garbatella, allo spettacolo più grande del mondo. Alessio, mio complice e barista, mi invitò proprio nell'ora ics, quando le ministeriali — ma c'era pure qualche maschietto single — rientravano dal mercato. Allora, non si sciamava per cercare robe da Gucci, Versace o negli Outlet, ma dalla sora Rosa o dal sor Alvaro, per acquistare verdura, frutta, pane e companatico, in vista della cena. Quanto pesa il doppio fardello della mamma impiegata! Tuttavia, così facendo, deruba ogni giorno i contribuenti tutti, per non dire che scippa e deprime anche se stessa. Allora, anzi, rapinava anche di più, perché alla spesa seguiva altro. Debbo premettere che in quel periodo imperava il giornalismo scientifico, sensazionalistico più che rigoroso, quello del colesterolo, della prevenzione, del magro è bello, certamente finanziato dagli orticultori, visti gli inni alla flora mangereccia. A via Caffaro, dove c'era anche il centro meccanografico delle Poste, il giornalismo scientifico e la terapia verde erano Vangelo, tant'è che le lavoratrici facevano man bassa dei princìpi attivi: cicoria, broccoletti, bieta, etc. etc. Alessio, per non destare sospetti, mi camuffò da aiuto barista con tanto di parannanzi e cabaret solcati da cappuccini e brioche — i capi degli uffici non si mescolavano con la plebe del bar, facendo colazione, per così dire, in camera — Cominciai il giro ai piani e si stagliò subito lo spettacolo della più grande anticucina del mondo: le impiegate di buona lena capavano fagiolini, cicoria e broccoletti; specie questi ultimi con ingaggio duraturo e accurato. In effetti, il broccoletto è tanto saporito, quanto impegnativo. Il meccanografico, così, diveniva il luogo della precottura, per così dire, prima dell'apoteosi domestica, magari con olio, aglio e peperoncino. Mi fermo qui, evitando di suscitare curiosità morbose con la descrizione del pubico impiego, cioè dell'Eros felicemente praticato in orario d'ufficio. Una postilla dovuta: Brunetta ha mille volte ragione. Giancarlo Lehner

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