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Ue, nel 2010 disoccupati al 10%

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Èquesto l'allarme lanciato dal commissario europeo agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia, nel suo intervento al Comitato economico e sociale a Bruxelles. «La crisi sta colpendo più duramente di quanto molti si aspettavano - ha detto Almunia - L'Europa sta soffrendo di una severa recessione insieme a Usa, Giappone e altri paesi del G7» e se «le previsioni della Commissione a gennaio pronosticavano un calo della crescita intorno al 2% quest'anno» oggi «i rischi negativi sono cresciuti». Infatti «a giudicare dagli ultimi dati - ha continuato il commissario Ue - le prospettive per l'economia continuano a peggiorare» e in questo contesto «sappiamo che la disoccupazione nell'Unione europea potrebbe avvicinarsi al 10% nel 2010. Perdite di posti di lavoro stanno già iniziando a salire, in effetti le cifre diffuse ieri mostrano che l'occupazione nel quarto trimestre del 2008 è calata dello 0,3%». Dunque «in una situazione in cui i mercati del lavoro si stanno deteriorando - ha osservato Almunia - dobbiamo sviluppare nuove strategie e attuare piani concreti che contengano i costi sociali di questa crisi, allentino le asprezze delle perdite di lavoro e gettino le base di una rinnovata crescita dell'occupazione». Più in generale, ha proseguito il commissario europeo, è necessario «attuare con risolutezza le misure annunciate» che «dovranno essere tempestive». Gli Stati membri «non devono perdere tempo - ha ribadito - Le misure devono essere attuate il più presto possibile, se si vuole che abbiano un impatto positivo sulla fiducia e la domanda». D'altra parte però i provvedimenti «devono essere temporanei», ha puntualizzato Almunia, «il Patto di stabilità resta importante come lo è stato finora. Anzi, forse anche di più in questi tempi di crisi».

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