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«Meglio un solo dito che tutto il braccio»

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«Pronto?Eccone un'altra. È già la terza giornalista a chiamarmi per la vicenda Merloni». Ah sì? Beh, onorevole Calearo, deve ammettere che si tratta di una vicenda triste. «Guardi è il momento ad essere triste e difficile per tutto il sistema industriale italiano. Quello che spero è che ci sia un'operazione di sinergia tra governo, sindacati, imprese e comunità locali. È l'unico modo per risolvere la questione». Altrimenti? «Le dico una cosa che potrà sembrare anche ingiusta, ma è la realtà. È vero che l'azienda in questione, la Indesit, è grande e importante. Ma a volte è molto meglio tagliare un dito che perdere tutto il braccio». Scusi, ma non sembra tanto un dito. Ci sono 700 persone a rischio licenziamento... «Lo so. Ma io voglio essere positivo. Ultimamente ho visto Chiamparino sciogliere molti nodi difficili nel campo delle aziende torinesi. Magari si riesce a risolvere anche questa. Quello che è certo è il dialogo tra le parti è fondamentale». Ha sentito di recente Maria Paola Merloni? «Sì, c'ho parlato mezz'ora fa. Sta soffrendo moltissimo per tutta questa situazione». Sta pensando a qualche soluzione? «Maria Paola è una persona impegnata in politica: so che ha dato degli input alla sua famiglia. Detto questo, lei è praticamente quasi esterna all'azienda». Veramente no. L'onorevole Merloni ha detto più volte di essere un'imprenditrice prestata alla politica, continuando a occuparsi, anche se in modo minore, dell'azienda di famiglia. «Ed infatti se ne sta occupando. Sta lavorando». Ha letto l'appello che alcuni esponenti del Pd Piemonte fanno alla Merloni? «Sì. Capisco il grido di dolore dei colleghi, ma a volte si deve lavorare nel silenzio, proprio come sta facendo Maria Paola. So per certo che lei si sta dando da fare, e anche tanto. Non capisco tutto questo polverone». Forse perché solo qualche giorno fa il suo segretario, Dario Franceschini, ha proposto un assegno mensile per i disoccupati. E adesso, proprio l'azienda di una deputata del Pd sta per licenziare 700 persone... «Non mi porti a risponderle male». Perché? «Perché noi siamo un partito molto ampio, dove ci sono imprenditori e anche sindacalisti. Ed è giusto che ci sia la dialettica e il confronto. Siamo anche l'unico partito che cerca sul serio di risolvere la crisi economica». In che senso? «Le sembra che il Pdl lo stia facendo? Ha per caso qualche sindacalista. E comunque guardi, io non trovo giusto che, siccome Maria Paola è in politica, debba essere crocifissa in questo modo». Stando al comunicato ufficiale della Indesit, chiudono lo stabilimento di None, vicino Torino, per aprirne un altro in Polonia. Non si poteva evitare di fare quest'operazione? «È un problema generalizzato. Se non lo fanno loro lo fa qualcun altro. Le faccio un esempio?». Prego. «Tutte le piccole e medie imprese italiane nelle stesse condizioni, e le assicuro che sono numerosissime, cosa dovrebbero fare? O valgono di meno?». Da imprenditore del Pd ha dato qualche consiglio alla sua collega Merloni? «Le ho detto prima al telefono: "Esci, parla e spiega". Lei mi ha risposto: "Sto lavorando per risolvere il tutto. Poi parlerò". A questo punto, chapeau». Gia.Ron.

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