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«La crisi economica cavallo di battaglia per le nuove Br»

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Loha detto il prefetto Carlo De Stefano, direttore generale della polizia di prevenzione, intervenendo a un seminario su «Crisi economica e sicurezza nazionale» promosso dal Dipartimento di studi d'intelligence strategica e sicurezza della Link Campus University e dal Centro studi «Gino Germani». «Negli anni '70 - ha ricordato De Stefano - la crisi economica fece da sfondo al terrorismo e ai conflitti di classe. Oggi la situazione è diversa, ma se la crisi continua la conflittualità rischia di minare la tenuta della coesione sociale». Il prefetto ha quindi citato i comunicati e la rivista «Aurora» del Partito comunista politico-militare che si rifaceva all'ala movimentista delle Br - il cui nucleo è stato arrestato due anni fa - nei quali si richiamano, tra le altre cose, i morti del petrolchimico di Marghera, il precariato e si critica il sindacato e i riformisti di sinistra. Gli anarco-insurrezionalisti, invece, secondo il capo dell'Antiterrorismo, potrebbero esprimere nuovo impegno sul tema del ritorno dell'Italia al nucleare. Sul fronte della minaccia internazionale il prefetto De Stefano ha evidenziato la presenza in Italia di piccole cellule nelle quali sono presenti anche donne, convertiti e giovani di seconda generazione. Quella islamica, secondo il prefetto, è una minaccia prolungata, influenzata da cambiamenti internazionali e conflitti religiosi ed etnici. E la crisi economica, ha aggiunto, potrebbe determinare l'aumento dei flussi di clandestini tra i quali potrebbero esserci infiltrati jihadisti. Mau.Pic.

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