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"Racz è una persona mite e serena"

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"È una brava persona, non ha mai fatto male a nessuno e non ha precedenti penali".  È questa la fotografia che fa il difensore del romeno «faccia da pugile» dopo l'interrogatorio di garanzia in carcere. «Dall'interrogatorio è emersa l'immagine di una persona serena, mite, che si voleva accontentare di poco, con valori quasi medievali, lontana dal consumismo e dalla visione moderna che ci appartengono». È la considerazione dell'avvocato Lorenzo La Marca, difensore di Karol Racz, circa l'andamento dell'interrogatorio di garanzia, davanti al giudice per le indagini preliminari Silvia Castagnoli, che ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per lo stupro di via Andersen, nel quartiere Quartaccio, del 21 gennaio. «Karol Racz ha raccontato della sua infanzia pesante, passata in orfanotrofio - ha proseguito il penalista - del diploma di una scuola professionale preso mentre stava lì, della sua solitudine. Poi il suo arrivo in Italia: lavorava nel campo romeno alla Caffarella, dove ne esistono altri due (quello serbo-bosniaco e quello sgomberato). Faceva le pulizie guadagnando due o tre euro al giorno, ma era comunque felice di quella situazione. Lì gli davano da mangiare, gli abiti, ma se si trovava tra le mani un telefonino lo regalava, proprio perché viveva di poco. Una persona di altri tempi, senza pretese». Il suo difensore, quindi, sottolinea, tra l'altro, che il romeno Karol Racz, che ha 36 anni, è incensurato, sia in Romania sia in Italia. «Alla domanda del giudice per le indagini preliminari - ha sottolineato l'avvocato Lorenzo La Marca - su eventuali condanne ricevute, ha detto che una volta gli è stata fatta una multa per non aver pagato il biglietto dell'autobus. Questo la dice lunga... Schivo e riservato ha sempre evitato contatti con persone che potessero fare brutte cose».

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