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Intesa Berlusconi-Brown "No al protezionismo"

L'incontro tra i premier Berlusconi e Brown

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Questi sono stati alcuni degli argomenti che il premier Silvio Berlusconi ha trattato durante l'incontro a Villa Madama con il premier inglese, Gordon Brown, che proprio ad aprile assumerà la reggenza del G20. Temi che poi i due leader hanno riportato in conferenza stampa. Così, tra le diverse ipotesi sul tavolo per contrastare la crisi economica, spunta quella, sulla scia di quanto sta accadendo in Germania, di nazionalizzare le banche. «L'idea è, per il momento, solo un'ipotesi - ha spiegato Berlusconi - però, in questo momento, si potrebbe impegnarle a fornire credito alle imprese». Un'ipotesi che comunque non è pensata per le banche italiane ma, come ha precisato il Cav subito dopo, riguarda «quelle di quei paesi dove i sistemi bancari sono in grave difficoltà. C'è stato un intervento sul patrimonio dal punto di vista privato, allora si dice che la nazionalizzazione delle banche permetterebbe a questi Paesi di far sì che ci sia la garanzia assoluta, perché voluta dal Governo, di continuità nel credito». Ma l'ipotesi «nazionalizzazione delle banche» lascia ben presto spazio alla preoccupazione che potrebbe nascere nel caso in cui si verificassero atteggiamenti di protezionismo. «Certi comportamenti degli Usa, come il "Buy American" o l'intervento della Francia per aiutare le aziende del settore auto - continua il premier italiano - sono azioni che sanno un po' di protezionismo, ma noi non dobbiamo cadere in questa trappola, perché è un sistema che non risolve nulla». Posizione condivisa da Brown che ha insistito sulla necessità di pensare a «nuovi regolamenti della finanza internazionale» e ha confermato la volontà di «compiere passi avanti sull'ambiente». Si fa quindi promotore di una ripresa economica «verde» predisponendo un pacchetto di 5 miliardi di euro per promuovere un'economia sostenibile. I due poi hanno discusso del Medio Oriente: «Continuiamo a lavorare per la riconciliazione della comunità palestinese — spiega Berlusconi — e per rilanciare la rinegoziazione del processo di pace: l'occidente deve fare la sua parte attraverso un piano Marshall per la Palestina tanto da pensare a un progetto economico di rilancio dell'area che prevede la realizzazione di un aeroporto, di alberghi, e accordi con compagnie low cost per portare nel Paese turisti cattolici, una volta trovata la pace, contribuendo ad una crescita economica della Palestina». Idee che sono piaciute a Brown tanto che si è detto non solo disponibile a seguire questa direzione, ma ha anche affermato che la gran Bretagna farà «tutto il possibile per appoggiare l'iniziativa». Infine Brown, interpellato sulla sentenza di condanna per corruzione dell'avvocato inglese David Mills, ha commentato: «Non posso parlare di una questione di magistratura che riguarda un altro Paese, ma sono fiducioso che Tessa Jowell, ex moglie di Mills e attuale ministro per le Olimpiadi di Londra 2012, ndr) potrà continuare a svolgere il suo lavoro in modo egregio».

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