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Asse Parigi-Berlino contro la crisi

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«Servirà a rendere l'Europa più forte», ha affermato Angela Merkel in una dichiarazione congiunta alla stampa insieme al presidente francese. «Prenderemo un'iniziativa comune affinchè l'Europa sia più unita, più volitiva, più reattiva» di fronte alla crisi economica, ha rincarato Sarkozy. La volontà del nuovo asse Parigi-Berlino è quella di attribuire all'Europa il ruolo che finora non ha avuto nel contrasto alle tempeste finanziarie ma anche di ribadire la propria posizione di guida nel continente. I due, che poco prima avevano pranzato insieme, hanno detto che presenteranno l'iniziativa alla presidenza ceca dell'Unione europea. In attesa che si consolidi questo asse, Parigi continua nella politica di aiuti statali alle imprese incurante degli stop che vengono da Bruxelles e dagli altri Paesi europei preoccupati di una distorsione della concorrenza. Il ministro dell'Economia francese Christine Lagarde ha annunciato che il governo ha allo studio un nuovo piano per il rilancio dell'industria dell'auto. Lagarde non ha voluto entrare nel dettaglio ma ha indicato che si tratta di un'operazione volta a promuovere le auto ecologiche e ibride. La preoccupazione dei Paesi europei è che si inneschi un meccanismo di rincorsa per gli aiuti alle imprese che finirà per drogare il mercato. Proprio in questi giorni si sono riacutizzate le divergenze d'opinione tre le capitali europee su come fare fronte alla crisi. Secondo la stampa britannica, Gordon Brown si preparerebbe a un confronto con la presidenza francese dopo i commenti sprezzanti di Sarkozy sulle strategie economiche di Downing Street. Sarkozy ha scatenato l'ira di Brown quando ha promesso di non ripetere gli «errori» dell'esecutivo di Londra e quando ha liquidato come un fallimento la decisione britannica di tagliare l'aliquota Iva per incentivare i consumi. Contro la politica adottata dalla Francia per gli interventi a favore delle imprese, ieri ha preso posizione il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. L'Italia «non tollererà» aiuti di Stato alle imperse da parte di altri Paesi della comunità, ha detto Scajola. Poi ha ricordato che «l'annuncio di Sarkozy sull'aiuto di Stato alle case francesi ha già avuto i rimbrotti dell'Europa anche su sollecitazione italiana. Noi dobbiamo non distorcere il mercato ma investire affinchè il consumo faccia aumentare la produzione su prodotti di innovazione tecnologica».

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