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Intercettazioni, Di Pietro: "Napolitano non firmi"

Di Pietro e Berlusconi

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"Io risulto denunciato - ha spiegato il leader dell'Idv parlando con i giornalisti a Montecitorio - da uno degli avvocati di Berlusconi per aver detto che il Lodo Alfano umilia le nostre istituzioni, e avrei preferito e preferirei che il Capo dello Stato su questo tema, come sulle intercettazioni, possa intervenire. Ebbene - ha proseguito - ribadisco, adesso che arriva al Capo dello Stato il provvedimento sulle intercettazioni, che qui in Parlamento voteranno tutti per alzata di mano come soldatini, si chieda il Capo dello Stato se questo provvedimento sia costituzionale o no; o se non si umilia ancora una volta la funzione della giustizia, costituzionalmente garantita come legge uguale per tutti." «Vogliamo ricordare a tutti cittadini che dagli atti processuali risulta che Silvio Berlusconi si è messo a fare politica per motivi processuali. Dal primo giorno, dal 16 gennaio 1994, sta perseguendo un unico fine: fare leggi per evitare di essere processato». Il leader dell'Italia dei Valori replica poi a quanto dichiarato da Berlusconi in merito al fatto che dalle inchieste giudiziarie a carico di Pd e Idv dimostri come non ci sia "mai stata una presunta superiorità morale della sinistra". Per Di Pietro "la questione morale sta dentro il Dna di Berlusconi". Il leader dell'Idv marca le distanze dal modo in cui il Pd fa opposizione: "Noi dell'Idv siamo chiamati a fare un'opposizione chiara nel linguaggio e determinata nell'nazione per dimostrare che il governo Berlusconi è la più grossa truffa politica degli ultimi tempi in tutto il mondo, perchè egli grazie al conflitto d'interessi e alle sue televisioni fa credere bianco quando è nero, vende il fumo e si frega l'arrosto".

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