Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

«Quel Tricolore è una vergogna nazionale»

default_image

  • a
  • a
  • a

E se questa dimenticanza è proprio del palazzo della Corte di Cassazione, sede per eccellenza della giustizia italiana, allora forse un minimo di indignazione è del tutto legittima. Un fatto denunciato ieri proprio dal nostro quotidiano che ha pubblicato in prima pagina una foto della facciata del «Palazzaccio» dove si intravede di sventolare un miserrimo bicolore, verde e bianco, privato della fascia rossa. Un'incuria che ha suscitato non solo la nostra indignazione, ma anche quella del presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. Onorevole Gasparri che cosa ha provato nel vedere così umiliata la bandiera italiana? «Avete fatto benissimo a denunciare un tale scempio. Vedere sventolare un Tricolore lacero, addirittura solo bianco e verde, è una vergogna nazionale. È un fatto simbolico, che vale più di mille discorsi e che ci fa capire la crisi di certe istituzioni. Se pensiamo poi che solamente mercoledì scorso era il giorno della festa del Tricolore mi viene ancora più tristezza». Lei fa riferimento alle istituzioni quindi è ancora più grave sapere che quel vessillo sventola proprio alle finistre del palazzo della Corte Suprema di Cassazione? «La cura della bandiera è un dovere di tutti ma ancora di più da parte delle istituzioni pubbliche e la sede dalla Cassazione è il palazzo dei palazzi della giustizia. Io abito vicino a Piazza Cavour e ogni volta che passo davanti al "Palazzaccio" mi domando come mai il presidente della Cassazione, che dovrebbe frequentarlo spesso, non avesse mai provveduto a sostituirlo. Non credo che Napolitano o Schifani avrebbe fatto altrettanto se sul pennone del Quirinale o di palazzo Madama si fosse sgualcito il Tricolore. È una questione di rispetto per quello che la nostra bandiera simboleggia». Il presidente dell'ufficio manutenzione della Corte di Cassazione, Edoardo Fazzioli, ha spiegato che la mancata sostituzione della bandiera è dovuta ai lavori di restauro della facciata. Solo scuse o verità? «Se devo essere sincero ritengo questa una scusa bella e buona. Per lungo tempo la facciata del palazzo della Camera dei Deputati è stata coperta dalle impalcature eppure non è mai venuta meno la cura dei simboli dello Stato. Quindi non si scarichino le responsabilità, anche perché il danneggiamento non è avvenuto da ieri ad oggi. Poi tutto può accadere. Sono abituato a leggere sentenze bizzarre della Corte di cassazione, quindi non mi stupisco che questa cosa sia successa proprio lì». Da domani (oggi per chi legge, ndr) comunque sembra che sventolerà un nuovo Tricolore alle finestre del «Palazzaccio». A questo punto possiamo dire che la denuncia de Il Tempo ha almeno restituito dignità alla bandiera? «Certo, peccato che ci abbiano messo così tanto tempo a sistemare una situazione al quanto imbarazzante. Ma sono convinto che questo non sia sufficiente. Chiederò infatti come capogruppo al Senato che il Presidente della Corte si scusi pubblicamente sia con il Tricolore sia con tutti gli Italiani. Una cosa che volevo evitare ma alla quale ricorro dopo che l'invito che gli ho mandato stamani (ieri per chi legge, ndr) tramite le agenzie di stampa, è rimasto disatteso».

Dai blog