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Gesuiti contro i Democratici: «È il partito dell'incertezza»

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Così il Pd si è presto trasformato in una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. In ogni momento. Anche se forse, per discrivere il partito di Veltroni, basta l'immagine contenuta nel prossimo numero di Civiltà Cattolica. In un articolo a firma Michele Simone, vicedirettore e nostista politico della rivista dei gesuiti, si legge infatti che il Pd sconfitto pesantemente in Abruzzo e percorso da continui «litigi», sta dando al Paese l'immagine «di essere diventato il partito dell'incertezza», rappresentando non il «nuovo» della promessa dei suoi albori, ma «uno accanto a tutti gli altri». Svolgendo una attenta analisi del voto del 13 e 14 dicembre in Abruzzo, il quindicinale osserva che «il partito del non voto è diventato il primo partito della Regione con il 47%, e questo non può non preoccupare tutti i partiti», incluso il centrodestra uscito vittorioso. Tuttavia «il partito che esce significativamente sconfitto da questa tornata elettorale è il Pd», sceso ben oltre le previsioni. «L'immagine che nel Paese, al di là della situazione abruzzese, il Pd continua a dare - prosegue lo scrittore - oltre ai "litigi" strutturali e continui al proprio interno, è di essere diventato il partito dell'incertezza. L'onorevole Veltroni è stato costretto a troppe mediazioni, mentre forse avrebbe dovuto seguire una strada più precisa e più decisa».

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