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Il mondo tv si divide Fede d'accordo, contrari Mineo e Nicoletti

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La mia redazione lo sa». «Bondi ha perfettamente ragione — prosegue — noi giornalisti informiamo qualche volta anche con morbosità e questo non è necessario». Contrari invece Corradino Mineo, direttore di Rainews24, che ribatte che Bondi avrebbe fatto meglio «a denunciare la volgarità che dilaga nella società e che si riflette puntuale nelle cronache», e Gianluca Nicoletti, conduttore della trasmissione «Melog 2.0» in onda su Radio24: «Oggi siamo comunque contaminati da un immaginario violento, non si possono mettere i braghettoni alla tv». «Sposa» invece la riflessione del ministro dei Beni culturali Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e componente della commissione ministeriale che ha redatto il Codice Tv e Minori: «Quando un Tg — commenta — in piena fascia protetta, arriva al punto di mostrare le immagini integrali di una donna che ha pensato di darsi fuoco davanti al Campidoglio vuol dire che siamo davanti all'anarchia dei sentimenti più assoluta». D'accordo infine nel merito ma non nei «tempi» della denuncia Giorgio Merlo (Pd), vice presidente Commissione Vigilanza Rai: «Il Ministro Bondi ha certamente ragione. È un peccato però che lo stesso Ministro Bondi non ricordi come la medesima cronaca nera era molto gettonata da molti Tg, soprattutto dalle reti private del nostro sistema informativo, alla vigilia delle scorse elezioni politiche e comunque sempre quando governa il centrosinistra. Perché il Ministro Bondi si accorge solo oggi, in condizioni del tutto diverse, di questo fenomeno?».

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