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Un deputato dipietrista indagato per camorra

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Nel 2006 era sottoposto ad indagini per il reato di associazione a delinquere di stampo camorristico assieme ad altre 16 persone. In particolare l'istruttoria, stando a quanto appare nei faldoni allegati all'ordinanza di custodia cautelare che ha portato agli arresti 13 persone a Napoli, risulta che l'istruttoria a carica di Porfidia sarebbe stata curata dalla squadra mobile di Caserta su ordine della direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il magistrato che ha aperto l'indagine è Raffaele Cantone. Non si tratta di un sostituto di secondo piano, ma anzi di quelli in primo piano. È uno di quelli maggiormente lodati da Roberto Saviano ed è anche uno di quelli maggiormente minacciati dai clan camorristici, in particolare dai Casalesi: un anno fa è stato trasferito alla Cassazione. Del fascicolo per mafia non si sa di più visto che viene citato soltanto per inquadrare il personaggio e per tratteggiarne un breve profilo. Porfidia infatti negli allegati all'ordinanza che riguardano Romeo entra solo perché chiama l'ex provveditore alle Opere Pubbliche di Campania e Molise, Mario Mautone. E gli sollecita alcuni finanziamenti per opere pubbliche da realizzare nel suo territorio. E quando Mautone viene trasferito è proprio a lui che chiede aiuto con un messaggio che suona molto ambiguo: «Deve essere una posizione di voi politici a sostenermi. Abbiamo tante cose avviate assieme, ma come si fa? Poi, è vero che è interesse mio, ma l'interesse è di tutti...». Porfidia alla Camera è un deputato piuttosto attivo. Ha presentato anche diverse interrogazioni parlamentari per sollecitare l'azione del governo proprio contro l'emergenza criminalità organizzata nel Casertano. Il 30 settembre scorso, per esempio, dopo aver elencato gli ultimi avvenimenti mafiosi nella zona, afferma: «È necessario che la presenza dello Stato sul territorio sia qualificata, anche a garanzia della vita dei professionisti che saranno e sono impegnati sul campo, e soprattutto preventiva rispetto a situazioni che possono diventare irreparabili» Rob. Pa.

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