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Nugnes a Alfredo: «Ho chiamato per un appuntamento con Rutelli»

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In una intercettazione del 4 marzo 2007, gli investigatori ascoltano questo colloquio: Nugnes: Tu un amico tieni... Romeo: Eh, Giorgio, ma noi ce la dobbiamo tenere stretta questa amicizia perché se no questi ci fanno, perché... (il riferimento è ai concorrenti dell'immobiliarista, ndr) Nugnes: Sì, sì, no il problema sai qual è? Che questo è il più grande provvedimento di questa consiliatura, allora dice...arriva questo fresco fresco, ragazzino ragazzino, e ci frega a tutti quanti insomma. Romeo: Eh però non hanno capito, perché quelli appartengono alla solita parrocchia delle lobby amministrative locali. Nugnes: Alfredo, comunque lo scoglio più grosso era in giunta. Romeo: Però, Giorgio, teniamo gli occhi aperti perché questi non tengono le palle per promuovere niente di meglio di quello che oggi attualmente c'é sul campo. Nugnes: E vogliono soltanto ostacolare gli altri. Romeo: Sì hai ragione, vogliono ostacolare gli altri, "azzuppare" nell'orto degli altri... Allora bisogna stare con gli occhi aperti. Un mese dopo, Nugnes informa Romeo di un incontro con Francesco Rutelli, ottenuto grazie all'interessamento del deputato Renzo Lusetti, per individuare «nuove strategie politiche» e per concordare nuovi sbocchi politici, visto il suo disinteresse verso le prossime elezioni regionali. Nugnes: Stamattina mi ha chiamato Renzo. Romeo: Eh...adesso l'ho lasciato. Nugnes: Ah, mi ha detto che voleva fare una chiacchierata pure con te, prima io ho detto: ho parlato con Alfredo, insomma eventualmente per vederci con Rutelli. Romeo: Sì Nugnes: Lui si rende conto, dice: «Sarebbe utile che tu ci venissi a dare una mano a Roma» perché giustamente l'ho fatto riflettere, con 4 ministri, vicepresidente del consiglio e il segretario del partito questi si sono fatti scippare il partito da sotto... Romeo: No no. Poi ci siamo fermati, ti ha fatto anche i complimenti, abbiamo confrontato questa cosa tua che stai facendo su Napoli, su altre cose che lui non è riuscito a portare a casa... E lui spesso mi ha detto: «Ma quello non è Giorgio? Quell'altro non è Giorgio?» No non mi ha detto questa cosa, mi ha detto dobbiamo parlare con Francesco Nugnes: No siamo rimasti che dopo Pasqua insieme parliamo con Francesco per vedere un attimo io, pure, che devo fare. Insomma perché sinceramente preferisco questo percorso qua anziché buttarmi in mezzo alle regionali qua. Perché se devo fare l'amministratore non mi posso mettere a fare i voti per la Regione. Insomma. Ti pare? Intanto, mentre la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro di beni per centinaia di milioni di euro del gruppo Romeo (tra cui anche l'albergo super-lusso di Napoli, inaugurato pochi giorni fa), si sgonfia la tesi complottistica - disegnata da alcuni quotidiani - che avrebbero voluto "manine" dei servizi segreti e investigatori disonesti dietro la fuga di notizie e il suicidio di Giorgio Nugnes. Nome e ruolo della sola presunta "talpa" dell'inchiesta, un colonnello della guardia di finanza, vennero immediatamente svelati ai magistrati, infatti, proprio dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli, presso cui l'investigatore prestava servizio, evitando così di compromettere il lavoro inquirente e assicurando il riserbo necessario all'indagine. S. D. M.

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