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Incentivi alla mobilità ecologica

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Dai sistemi di intermodalità portuale, alla gestione della mobilità attraverso sistemi infotelematici. Dagli autobus a basse emissioni fino ai treni flessibili. Sono alcuni dei progetti di ricerca e innovazione ammessi al finanziamento del primo programma di «industria 2015» sulla mobilità sostenibile, che prevede 180 milioni di incentivi che attiveranno 500 milioni di investimenti in 22 progetti realizzati da 250 imprese e 100 centri di ricerca. Lo comunica il ministero dello Sviluppo Economico che stima che nei progetti di ricerca verranno impiegati 18mila ricercatori dell'industria e dell'università. Al bando mobilità sostenibile erano stati presentati 50 progetti, di cui 48 dichiarati ammissibili. I 22 progetti ammessi ai finanziamenti rappresentano dunque più del 40% delle proposte presentate. Le 250 imprese coinvolte impiegano complessivamente 311 mila dipendenti: le grandi imprese sono 115, le medie 33, quelle di piccole dimensioni 104. Tra i 100 organismi di ricerca coinvolti, figurano anche il politecnico di milano, quello di torino, l'enea e l'istituto nazionale di fisica. I progetti che interessano il mezzogiorno coinvolgono 6 regioni e circa un terzo dei finanziamenti. «Il governo Berlusconi - ha dichiarato il ministro Claudio Scajola - investe sulle imprese che credono nel futuro e, nonostante le difficoltà del momento, continuano a promuovere la ricerca e l' innovazione per aumentare la qualità e l'efficienza dei propri prodotti. Siamo stati positivamente colpiti dal successo dei primi bandi di Industria 2015 e dalla partecipazione delle grandi imprese, ma anche di molte piccole e medie imprese e di aziende del Mezzogiorno. Da parte nostra abbiamo accelerato al massimo l'esame dei progetti».

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