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Anche la Cgil si accorge che piove

Cgil

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In tutta la Penisola la situazione è di forte disagio, ma le agenzie di stampa continuano a dare notizia delle adesioni allo sciopero generale proclamato dalla Cgil per il 12 dicembre. Gli ultimi a scendere in piazza sono gli studenti «dell'onda». Da Parigi, dove si trova per partecipare al vertice dei Nobel per la pace, Walter Veltroni se la prende con il governo: «Lo sciopero generale è responsabilità dell'esecutivo che cerca di dividere i sindacati e spinge quindi alla radicalizzazione». «Il Paese - aggiunge - è in una situazione molto difficile ed è naturale che vi siano della proteste sociali, come ci sono in tutta Europa». Se non fosse per la situazione tragica verrebbe da aggiungere «piove governo ladro». Alle 13 un un nuovo lancio di agenzia. Il sindaco Gianni Alemanno annuncia di aver chiesto al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro di intervenire affinché «lo sciopero del trasporto pubblico locale venga sospeso a causa della grave situazione generata in città dal maltempo». Ci si attende un'immediata retromarcia. Ma Guglielmo Epifani concede solo una timida apertura (ore 13.25) spiegando che «dove i problemi sono maggiori sospendiamo nei servizi che servono ai cittadini». Per ora, però, l'unica sospensione prevista è a Venezia tanto che, verso le 14, il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio Claudio Di Berardino conferma la protesta aggiungendo che «è pensata di 4 ore per non creare disagi ai romani». Intanto arriva anche l'adesione di Antonio Di Pietro (ore 14.24): «Lo sciopero generale è la legittima risposta alle inadeguate proposte del governo, per questo l'Italia dei Valori scenderà in piazza al fianco dei lavoratori». Alle 14.55, finalmente, la notizia che in molti aspettavano: la protesta del trasporto pubblico locale verrà sospeso a Roma e nel Lazio in conseguenza alla dichiarazione dello stato di calamità naturale. Confermato, invece, lo sciopero di tutte le altre categorie. Alemanno ringrazia, ma nel resto d'Italia la situazione resta critica. Da Bruxelles (ore 16.04) il premier Silvio Berlusconi attacca: «Credo che lo sciopero sia il contrario di ciò che bisognerebbe fare e che non può avere nessun effetto». Dieci minuti dopo il presidente della commissione di garanzia sugli scioperi Antonio Martone invita Cgil e sindacati di base ad escludere dalla protesta tutto il settore dei trasporti. Ore 17.11, finalmente una decisione: sospensione della protesta nelle ferrovie a livello nazionale. Inoltre «il personale addetto alla circolazione del trasporto pubblico locale sarà esonerato dalla partecipazione mediante comunicazione dei sindacati di categoria provinciali limitatamente alle situazioni colpite dal maltempo». Insomma, dopo un giornata di disagi anche la Cgil si è accorta che forse era meglio desistere. In ogni caso oggi sono oltre 100 i cortei previsti in tutta Italia. Tanto se piove è comunque colpa del governo.  

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