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Rivoluzione tv, addio al sistema analogico

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Un percorso che si concluderà, per la regione Lazio, entro la fine del 2009 con il conseguente switch off del vecchio modo di trasmettere programmi. Ecco quindi arrivare il più grande cambiamento degli ultimi decenni. Il passaggio sarà graduale all'inizio, ma entro il 2012 in tutto il territorio nazionale si dovrà smantellare completamente il sistema analogico. Roma intanto si sta preparando a vivere questo momento con il pericolo che le vecchie apparecchiature possano creare disagi e preoccupazioni a moltissimi cittadini. Da una stima infatti sembra che circa il 90% delle famiglie di Roma si troveranno a breve a dover risolvere questo problema. E allora cosa fare per vedere la tv digitale? Per prima cosa bisogna accertarsi se il proprio televisore può supportare il decoder indispensabile per ricevere il segnale digitale. L'apparecchio, che costa all'incirca 100 euro, va infatti collegato alla televisione mediante un ingresso Scart o S-Video oppure all'interfaccia audiovideo digitale, siglata come Hdmi (High-definition multimedia interface) presente sui moderni flat tv. Per ricevere immagini chiare però è indispensabile che l'impianto di ricezione attraverso l'antenna trasmetta in modo nitido. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire è indispensabile l'intervento di un antennista. I costi in questo caso variano di molto da quartiere a quartiere (dipende dalla vicinanza o meno dalla stazione trasmittente) e soprattutto da installatore a installatore (per cambiare la stessa antenna c'è chi ha richiesto 150 euro e chi è arrivato a 300).   Una nota positiva è che, come è successo in Sardegna, prima regione ad aver già spento la televisione analogica, saranno previsti degli incentivi statali alle famiglie per poter adeguare il proprio televisore al nuovo sistema digitale. Una volta valutato attentamente lo stato dell'apparecchio che si ha in casa, bisogna valutare quali canali si vogliano ricevere sul digitale terrestre. La cosa è fondamentale per poter scegliere il decoder da acquistare. Se si vuole usufruire dei servizi a pagamento trasmessi sul digitale allora bisogna acquistare un decoder che permetta di poter inserire al suo interno la smart card, ovvero una tessera con microcip, che abilita la decodifica dei canali della Pay-tv. Se invece ci si vuole accontentare di vedere la programmazione basilare in chiaro esistono ricevitori (del tipo zapper) che non hanno fessure per inserire le tessere dei canali a pagamento. Questa seconda tipologia poi è ideale per chi avesse un secondo televisore in casa.   Il discorso cambia moltissimo se invece si ritiene di voler approfittare dell'evento per cambiare il proprio televisore. Sul mercato oggi quasi tutti gli apparecchi hanno già installato al loro interno un decoder per vedere i canali in chiaro. Se invece si vuole ampliare la gamma della programmazione anche alle emittenti a pagamento allora sarebbe ottimale che il televisore avesse già la predisposizione per inserire un modulo opzionale (chiamato Cam) che permette di visualizzare le Pay-tv. E così il digitale terrestre entrerà di forza nelle nostre case. Un passaggio inevitabile dovuto anche al fatto che nello spazio di un solo canale della vecchia televisione ora, si possono collocare da quattro a sei canali digitali. La banda radio disponibile per il segnale televisivo terrestre infatti è limitata e già da tempo satura. Era quindi necessario disporre di canali liberi per le emissioni in tecnica digitale. Si aprirà a breve un modo di considerare la televisione in modo del tutto diverso. Le immagini miglioreranno notevolmente in qualità e i disturbi di trasmissione saranno impercettibili. Questo almeno nelle zone in cui il segnale è già nitido. Purtroppo invece nulla cambierà per l'0,1% degli utenti che non hanno la stessa fortuna. Infatti il segnale viaggia sempre in linea retta e quindi non è in grado di superare grandi ostacoli e si attenua con l'aumento della distanza del ricevitore dalla stazione trasmittente.

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