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«Obama bello e abbronzato»

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Ad accendere la miccia è Silvio Berlusconi: il Cavaliere esalta la bellezza e «l'abbronzatura» di Obama, precisa subito che per lui era solo un «complimento» e che se qualcuno non l'ha capito è «imbecille» e può anche «andare a...». Nel giro di pochi minuti Berlusconi si ritrova sotto la pioggia di critiche da parte dell'opposizione - che parla di gaffe internazionale - e sulle pagine di molti siti internazionali, sotto la voce "gaffe". Tutto succede durante la conferenza stampa congiunta con il presidente russo Dmitri Medvedev al termine del vertice intergovernativo a Mosca. Nel day after dell'elezione, inevitabile la domanda sul futuro dei rapporti Russia-Usa. Ed è allora che il Cavaliere si dice convinto che Obama abbia tutto per andare d'accordo con Medvedev perché «è bello, giovane e abbronzato». Una battuta sul colore della pelle che rimbalza a Roma, indignando l'opposizione, ma che il premier si affretta a difendere. Era solo «un complimento», una «assoluta carineria» dice il Cavaliere, che dall'autodifesa passa all'attacco. «Veramente c'è qualcuno che pensa che non sia stata una carineria? Se scendono in campo gli imbecilli - insiste - siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli». Qualcuno insiste sulla gaffe? Il Cavaliere perde la pazienza: «Come si fa a prendere un grande complimento come una cosa negativa? Ma che vadano a...Se hanno anche il torto di non avere "sense of humor", peggio per loro». E ancora: «C'è qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Io mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso». La reazione dell'opposizione alle parole del Cavaliere è determinata quanto la difesa degli uomini del Pdl. Il leader del Partito democratico, Walter Veltroni, invita il premier a chiedere scusa e poi incalza: «Un uomo di Stato non può consentirsi, con battute da cabaret, questa mancanza di rispetto che caratterizza spesso i comportamenti pubblici del presidente del Consiglio». In serata il premier, da Mosca, è tornato sulle elezioni americane e sulle critiche del Pd. «Sono sicuro che avremo modo di collaborare con Barack Obama — ha spiegato — così come abbiamo fatto con Clinton grazie all'amicizia che abbiamo con il partito democratico e con Nancy Pelosi». «Non l'ho ancora sentito — ha proseguito — ma il 15 novembre saremo a Washington, avremo un incontro e sono sicuro che avremo modo di collaborare». Per quanto riguarda il Pd Berlusconi rincara la dose: «L'opposizione italiana non mi sorprende più: è una opposizione contro il Paese e contro il bene e l'interesse del Paese. Sembra siano sempre in campagna elettorale. Che devo dire di più? Noi andiamo avanti, governiamo e cercheremo di realizzare il nostro programma indipendentemente dal loro». Poi una battuta ai giornalisti: «Non fatevi tentare delle notti moscovite che sono infinite. Fate i bravi e se invece non fate i bravi tenete alto... l'onore».

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