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«Ha vinto lui?

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Ora Al Qaeda sarà contenta»

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ConObama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta», dice Gasparri al GR3 con questo intendendo che il nuovo presidente americano va testato sul piano della lotta al terrorismo internazionale fondamentalista. «Parole gravi e inaccettabili», affonda per il centrosinistra il presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro, vedendo minati i rapporti tra Italia e Usa. La miccia della polemica si accende immediatamente varcando in poco tempo l'aula di Palazzo Madama. «Sarebbe istituzionalmente corretto che il senatore Maurizio Gasparri, dato il suo delicato ruolo parlamentare, si affrettasse a chiedere ufficialmente scusa agli Usa tramite il suo ambasciatore a Roma» spiega Vincenco Cerami, ministro della Cultura del governo ombra del Pd. A sostegno del presidente dei senatori Pdl il segretario della Dca-Pdl, Gianfranco Rotondi minimizza: «Gasparri è un po' come me: per una battuta fa saltare il banco. Non c'è da creare un caso». E Roberto Maroni ci tiene a dichiarare: «Non sono d'accordo con chi sostiene che la vittoria di Obama renderà felice Al Qaeda».

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