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E le donne diventano il motore dell'integrazione

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Un tema che va oltre la situazione contingente perché, come spiega il sottosegretario allo Sviluppo Economico Urso, «la ricerca è stata avviata già un anno fa». «Come destra matura e responsabile - aggiunge - intendiamo costruire le fondamenta culturali e sociali di una politica di integrazione possibile nel rispetto delle identità che il nostro Paese deve sostenere, essendo frontiera e, speriamo, cerniera tra Nord e Sud, Est ed Ovest, del Mediterraneo». «Un approccio nuovo che può contare sullappoggio dell'opposizione - assicura il ministro ombra dell'Interno Marco Minniti - perché non fornisce soluzioni sbrigative e ribalta i termini del tema sicurezza che non è solo un problema di ordine pubblico, ma interdipendente a quello dell'integrazione». L'altro dato di assoluta novità che emerge dalla ricerca è il ruolo delle donne che, attraverso la trasmissione di identità in fase educativa, creano integrazione. Per questo bisogna fare leva su di loro che, anche se in molti casi sembrano essere portatrici di conflitti, portano in sé anche le soluzioni per superarli. Il fenomeno riguarda tutte le nazionalità indistintamente qualunque sia la religione professata (musulmana, cristiana ortodossa o cattolica). Appare evidente come anche la differenza uomo/donna rispetto agli stessi problemi ribalti molti stereotipi. Oltre il 92% ha un'immagine positiva dell'Italia, una buona fetta dichiara di avere accresciuto il proprio bagaglio culturale e di percepire più ampia libertà. Oltre il 70% ritiene che il rispetto della legge è condizione fondamentale per l'integrazione e l'80% è favorevole a mandare i figli in scuole italiane e miste. Appaiono più aperte degli uomini ad accettare la diversità, i modelli culturali e di costume e più propense a valorizzare gli elementi di incontro che di divisione. Verso il velo e la poligamia, umiliante per la maggior parte, hanno un atteggiamento plurale ed autonomo rispetto agli uomini più conservatori, tradizionalisti e più legati al credo religioso. L'integrazione è dunque possibile e può avvenire solo attraverso le donne.

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