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La recessione colpisce anche i bar Blocco dei listini

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L'iniziativa, su base volontaria, sarà presentata dalla Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi della Confcommercio, mercoledì prossimo nella sede di piazza Belli a Roma, all'incontro parteciperà anche mister Prezzi, Antonio Lirosi. Una moral suasion, a fronte di aumenti che nell'ultimo anno sono arrivati al 4% per il caffè e al 5% per i cornetti, bombe e lieviti in generale. «Un invito che speriamo venga raccolto in massa dai nostri associati - spiega il direttore generale di Fipe Edi Sommariva - non aggiornare i listini da adesso per quattro mesi, quindi feste natalizie comprese, è un esperimento per vedere come reagiscono i consumatori che pensiamo di rasserenare in questo modo, anche se non abbiamo la pretesa di cambiare la vita ai cittadini. Non è la politica a chiedercelo. Comunque, - precisa Sommariva- e va chiarito che i prezzi non saranno uniformati, le differenze tra città e città e tra esercizi rimarranno». Quindi se la tazzina di caffè nei capoluoghi del Nord è mediamente più cara che al Sud, a Genova più che a Napoli per esempio, il divario rimarrà inalterato.

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