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Euribor ai massimi, mutui più cari

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L'Euribor a tre mesi, che misura il costo di un prestito trimestrale in euro sul mercato interbancario, ieri ha toccato un nuovo massimo, passando al 5,237% dal 5,142% di venerdì scorso, giorno in cui aveva toccato il record dall'introduzione dell'euro, purtroppo già superato dal nuovo primato nero di ieri. Con buona pace di chi deve pagare un mutuo a tasso variabile, che utilizza proprio l'Euribor come parametro di riferimento per aggiornare le rate mensili. Questo mese non ce ne accorgeremo, dal prossimo sì. Quanto ci costerà? Per la Spagna, El Mundo stima un aggravio medio di 700 euro l'anno. Il tasso Euribor a una settimana invece cala, per la prima volta dal 3 settembre, al 4,716%, dal massimo da 7 anni del 4.792% di venerdì. Ma l'Euribor a sei mesi avanza a un nuovo record storico del 5,315% dal 5,290% precedente. Non sono bastate le continue iniezioni di liquidità da parte di Fed e Bce e le rassicurazioni delle banche centrali - inclusa la Banca d'Italia - sulla disponibilità di fondi. Nonostante gli sforzi di banche centrali e governi per contenere la crisi, si assiste ad una "febbre" delle liquidità sui mercati di entrambe le sponde dell'Atlantico. E, nella generale fuga dal rischio, gli investitori continuano a snobbare i Btp italiani preferendogli i titoli di Stato tedeschi: il differenziale di rendimento fra Btp decennale e Bund ha raggiunto i 92 punti base, un livello mai visto da quando c'è l'euro.

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