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E ora Veltroni prova a prendersi tutto il merito

Veltroni

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Anzi, dai microfoni del tg nazionale, in prima serata, respinge le accuse mossegli dal premier di aver boicottato l'accordo tra Cai e sindacati, e ribatte appunto addebitandogli una cattiva gestione della vicenda Alitalia. «Conosco Berlusconi come tutti noi — ha spiegato il leader del Partito Democratico intervistato dal Tg1 — e quando fa dichiarazioni così, c'è una ragione, che è molto semplice: il suo governo ha gestito questa vicenda come peggio non si poteva». «La vicenda era stata conclusa qualche mese fa — ha proseguito Veltroni — con la vendita ad Air France, una grande compagnia internazionale che si accollava anche i debiti. Adesso i debiti sono a carico dei cittadini italiani, e si è costituita in maniera anomala questa cordata. Berlusconi sa benissimo che per come era stata condotta, la trattativa era finita, e Cai aveva ritirato l'offerta». «Ora non dico nulla — ha aggiunto Veltroni — ma lo dirò nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Ma Berlusconi sa benissimo chi ha tirato fuori da questo impaccio non il governo ma il Paese». Poi, in attesa di spiegare al Paese nei prossimi giorni chi è stato l'artefice del salvataggio Alitalia, Veltroni si è dichiarato «ottimista» sul fatto che «nelle prime ore di domani» possa chiudersi la trattativa che da mesi tiene sul filo del raoio la nostra compagnia di bandiera, e questo grazie a «due fatti nuovi»: «un passo in avanti» da parte di Cai e l'arrivo di un partner straniero. «Sono ottimista — ha proseguito Veltroni — perché ha cominciato a maturare una soluzione positiva e questo perché sono maturate due novità». «La prima — ha proseguito — è la disponibilità di Cai a fare un passo avanti, e a discutere anche di altri temi oltre a quelli che erano stati discussi fin qui con le organizzazioni sindacali; il secondo passo avanti è, finalmente, la verifica reale di quell'alleanza internazionale di cui Alitalia ha bisogno per non divenire una compagnia di bandierina, di cui si era parlato nelle settimane scorse». «Queste due cose — ha aggiunto il segretario del Pd — stanno maturando in queste ore, si è riaperto un dialogo tra sindacati e Cai: penso che questo sia un fatto positivo e mi aspetto nelle prime ore di domani che questo possa portare ad una conclusione positiva della vicenda». Dure le reazioni del governo, per bocca del ministro Sacconi, e della coalizione, con Paolo Bonaiuti. «Con la sua irreale e incredibile intervista al Tg1 Veltroni conferma che con questa sinistra non si può dialogare» ha infatti replicato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. «Il tentativo di Veltroni di appropriarsi del positivo risultato che si va profilando è quantomeno penoso e, peraltro coerente con una concezione tutta mediatica, e quindi virtuale, dell'attività politica», afferma invece il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Che aggiunge: «Quello che conta ora è comunque garantire, nell'interesse del Paese, il futuro di Alitalia. Poi ciascuno saprà giudicare meriti e demeriti».

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