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Alitalia, trattativa in discesa. Piloti e hostess aprono uno spiraglio

Alitalia

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{{IMG_SX}} Una delle sigle più rappresentative e cioè l'Anpac dopo essere stata ricevuta a Palazzo Chigi ha confermato «la preoccupazione» sul piano. Ma non ha sbattuto la porta in faccia. «Le distanze sono ancora molto importanti» ha spiegato il presidente Fabio Berti: «Nonostante i sacrifici che abbiamo deciso di accettare, di imporci, non c'è un punto di unione, ma andiamo avanti». C'è la disponibilità a «ricominciare il confronto con un dialogo costruttivo», anche in vista di una prossima riunione, prevista domani o giovedì, con il governo che consentirà di tornare ad un tavolo con tutte le 9 sigle sindacali coinvolte dalla trattativa. Per il leader dei piloti dell'Anpac «è un passaggio molto importante la ricostituzione del fronte sindacale ad un tavolo unitario». E disponibilità alla trattativa è arrivata anche da un'altra componente importante della vertenza. Il sindacato autonomo degli assistenti di volo Anpav «è disponibile a condividere i contenuti dell'accordo quadro, nell'ambito del piano di salvataggio per Alitalia, sul quale è già stata raggiunta una intesa con i soli sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl» ha indicato il presidente Massimo Muccioli spiegando ieri che la decisione è stata presa dopo aver ascoltato, nell'incontro di Palazzo Chigi, «le spiegazioni» sui contenuti dell'accordo, che riguarda solo gli aspetti legati al piano industriale, da parte del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Sfumature e segnali di distensione che hanno fatto cominciare in un clima di minore tensione cominciato l'incontro fissato successivamente dal Governo con i confederali. Un incontro ristretto a cui hanno preso parte i leader sindacali, Bonanni, Angeletti e Polverini, il sottosegrario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e i ministri Sacconi e Matteoli. La strategia messa in campo dall'esecutivo dunque per ora sembra pagare. L'aver minacciato di firmare un accordo solo con una parte sindacale, anche se non maggioritaria all'interno della compagnia, ha messo sotto pressione gli intransigenti: piloti e assistenti di volo che pur di non rimanere isolati, e di mettere in campo operazioni di forza che avrebbero loro alienato il sostegno dell'opinione pubblica, sono stati costretti a riaprire al governo. I nodi per ora restano tutti sul tavolo: contratti ed esuberi. Ma la sensazione e che da ora in poi la fine della telenovela Alitalia sia più vicina.

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