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Fini a muso duro con Alemanno e La Russa

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L'incontro con i «colonnelli» di Alleanza Nazionale (era presente anche Maurizio Gasparri) era in agenda da tempo, per fare il punto della situazione alla ripresa dell'attività politica. Ma ha assunto un rilievo particolare visto il clima di tensione che c'è tra Fini e i dirigenti del partito di via della Scrofa, i quali rimproverano all'ex leader di An di non averli più difesi una volta diventato Presidente della Camera. E di aver fatto così diventare Forza Italia il partito che prende tutte le decisioni all'interno del Pdl. Anche in consiglio dei ministri. «Mal di pancia» che a Fini non sono piaciuti affatto. E il Presidente della Camera probabilmente lo ha ripetuto ieri ai suoi colleghi di partito. Poche parole da parte di Ignazio la Russa e di Gianni Alemanno alla fine del colloquio. «Tutto bene» è stato il commento del sindaco, mentre il ministro si è limitato a un laconico «con Fini mi vedo ogni giorno. Io sono deputato quindi Fini è il mio presidente». Ma il presidente della Camera si è incontrato anche con due esponenti della comunità ebraica: in mattinata con il deputato del Pdl Alessandro Ruben, poi, in serata, con il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, incontrandolo, per qualche secondo, a piazza Montecitorio dove era in corso la fiaccolata, promossa da «Liberal», per i cristiani uccisi in India. Quando il presidente della Camera è arrivato in piazza, Pacifici gli ha allungato la mano e l'ha salutato. «Ci siamo sentiti lunedì — ha spiegato Pacifici — con Fini non c'è alcun problema, i rapporti sono ottimi. So che oggi ha incontrato La Russa e Alemanno... Avrà espresso la nostra amarezza».

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