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Rodolfo Lorenzoni ...

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E tantissimi movimenti, che nascono aggregando i fedeli attorno a precise idee-forza, in uno spirito comune di appartenenza e spesso nel riconoscimento di una personalità di grande carisma, come nel caso di don Luigi Giussani per Comunione e Liberazione. A tutto questo mondo oggi la politica, specialmente dopo il forte monito di ieri di Benedetto XVI, può guardare con curiosità e interesse. Anche se la maggior parte dei leader delle organizzazioni di certo chiederebbero soltanto di poter continuare a svolgere il loro impegno pubblico semplicemente nella diffusione del messaggio evangelico nella società. Come nel caso di Sant'Egidio, la comunità nata a Roma nel 1968 per iniziativa di Andrea Riccardi, noto studioso della Chiesa dell'età moderna e contemporanea. E proprio Riccardi, insieme a Mario Marazziti, anima tuttora l'attività della comunità, consistente nelle preghiera, nella comunicazione del Vangelo e soprattutto nell'amicizia con i poveri. Tanto da guadagnarsi la vicinanza e l'aperto apprezzamento da parte delle massime autorità politiche mondiali, tra le quali il presidente americano George Bush. Tra i leader di Comunione e Liberazione troviamo invece Giorgio Vittadini e Giancarlo Cesana. Quest'ultimo, professore di Igiene generale e applicata alla Bicocca, al ventinovesimo Meeting di Cl che si è appena concluso ha detto con estrema chiarezza che «la politica è quello che è, ed è inutile continuare a fare gli schizzinosi». E il titolo della manifestazione ciellina riminese, «O protagonisti o nessuno», conferma proprio questa ferma volontà di una presenza pubblica più incisiva, anche di carattere politico. A capo dell'Azione Cattolica c'è Luigi Alici, studioso di fama, professore di Filosofia morale all'Università di Macerata e docente di Filosofia teoretica alla Lumsa. Fa parte anche del comitato organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, uno dei momenti più sentiti di incontro tra cattolici organizzati e società civile. Mentre Giovanni Giacobbe, giurista, già avvocato e magistrato, è presidente dell'attivissimo Forum delle Associazioni Familiari, un vero e proprio pilastro nella lotta per la difesa e la promozione dell'integrità del nucleo familiare. Il Forum riunisce ben cinquanta associazioni e organizza oltre due milioni e mezzo di famiglie. Il momento del celebre «Family day» lo ha visto tra i protagonisti assoluti: «La nostra è una azione politica in senso lato — spiega Giacobbe — che persegue obiettivi nell'interesse della società civile di cui, non ci stancheremo mai di ricordarlo, la famiglia è il centro fondamentale». Maria Luisa Di Pietro e Domenico Delle Foglie, dai vertici della loro associazione «Scienza e vita», sono invece in prima linea in tutte le battaglie contro lo scientismo ateo e nella difesa dei valori cattolici. Battaglie politiche nel senso più alto e forte della parola, che spesso finiscono per occupare le prime pagine dei giornali per la loro assoluta rilevanza etica. Il caso di Eluana Englaro ne è l'esempio più recente. La storia della ragazza in coma dal 1992 ha infatti commosso e diviso gli italiani, e i membri di «Scienza e vita» sono stati tra i più attivi nel manifestare solidarietà alla giovane e nel difendere il suo diritto a non essere lasciata morire di sete e fame. Tra i più giovani leader dell'associazionismo cattolico va infine ricordato Andrea Olivero. Il trentottenne insegnante torinese è giunto ai vertici delle Acli subentrando a Luigi Bobba. E ha eloquentemente dichiarato che «una associazione che non interviene per innovare può essere persino dannosa per il Paese».

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