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In Italia serve una «nuova generazione» di politici ...

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Il Cavaliere aveva premesso che il centrodestra non vuole «una Chiesa del silenzio». E papa Ratzinger non ha mancato di parlare, mettere paletti, esortare il mondo politico a trovare «una nuova generazione di laici cristiani». Giunto in Sardegna per una visita pastorale di dieci ore incentrata sulla Madonna, proclamata cento anni fa patrona dell'isola, Benedetto XVI è stato accolto dal premier già all'aeroporto di Elmas. Con la folla di oltre centomila fedeli che ha assisito alla messa mattutina, di fronte al santuario di Nostra Signora di Bonaria, il Papa ha auspicato che la madre di Gesù renda «capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell'economia, della politica, che necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile». Un appello subito salutato come un monito prezioso da politici di maggioranza e opposizione. Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, ha «molto apprezzato» le parole del Papa, auspicando un impegno a favore dei temi della vita e della famiglia. Dopo averli ringraziati pubblicamente per la loro presenza, a conclusione della messa il Papa ha incontrato il presidente del Consiglio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Una decina di minuti a porte chiuse nella sagrestia della stessa basilica che cade alla fine di un'estate in cui tra Chiesa cattolica e Governo i rapporti non sono sempre stati lineari. Famiglia cristiana aveva criticato l'esecutivo per le politiche sull'immigrazione e la sicurezza, fino al punto che la sala stampa vaticana ha preso le distanze dal settimanale dei paolini. «Nessun esponente del nostro schieramento politico - ha detto Berlusconi in un'intervista rilasciata per l'occasione odierna al quotidiano Unione sarda - si è mai sognato di mettere in discussione la libertà di espressione sui fatti politici da parte dei rappresentanti della Chiesa. Né mai lo farà». Dall'incontro - il settimo tra Ratzinger e Berlusconi - non sono sono filtrate indiscrezioni. Ma il Papa non ha mancato di ricordare, nei vari appuntamenti della giornata cagliaritana, i temi, anche pubblici, che gli stanno a cuore. Vita e famiglia, innanzitutto. Definendo quello sardo un «popolo di madri», ha lodato il loro impegno a favore dei figli e dell'ambito famigliare. Al tempo stesso, ha ammonito, «troppi sono i divorzi», e «i figli reclamano una famiglia unita che li educhi all'amore». Un tema su cui è tornato nel pomeriggio, incontrando migliaia di giovani nella centrale piazza Yenne. Nel giorno in cui i ministri Gianfranco Rotondi e Renato Brunetta rendono nota l'intenzione di presentare, da parlamentari, un progetto di legge sulle coppie di fatto (e l'Udc bolla l'iniziativa come «imprudente» per le possibili conseguenze e «sgarbata» per la concomitanza con l'incontro tra il premier e il Pontefice), Benedetto XVI dice un «no» chiaro e tondo ad ogni unione diversa dalla famiglia. Altro pericolo da fuggire, per il Papa, quello del consumismo e della superficialità che attecchiscono nella società contemporanea e portano a dare valore solo a chi «ha fatto fortuna», a chi ha «notorietà», a chi conquista ricchezze e «l'applauso della gente». Accolto da ovazioni ripetute e coretti dai ragazzi sardi, Benedetto XVI ha rilevato i problemi che affliggono le giovani generazioni, come precarietà, disoccupazione, emigrazione. Poi un avvertimento: «Un uomo può sopportare e superare i morsi della fame, ma non può vivere laddove giustizia e verità sono bandite».

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