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La decisione slitta ancora

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Si valuta l'entità della penale

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Forse giovedì 11 ci sarà una riunione di Giunta per discutere la questione. A far slittare la decisione, come in molti nel Pdl vociferano, il fatto che non si conosca ancora a quanto potrebbe ammontare l'eventuale penale in caso di blocco o ridimensionamento dei lavori e quanto tempo potrebbe portar via riprogettare l'intera opera. Ma nella giunta sembrano fare breccia posizioni più articolate e ragionate, e non dei semplici e rigidi «no» al parcheggio. Questo perché pesa la spada di Damocle del possibile danno erariale. «Temo che si dovrà fare - ha detto l'assessore alla cultura Umberto Croppi - anche perché, in caso contrario, servirebbe un serio motivo giuridico per non realizzare quell'opera. Se fosse dipeso solo da me, non avremmo mai avviato le pratiche per costruirlo». L'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo è dell'idea che «dove è possibile vanno fatte più infrastrutture a Roma». E ricorda un vecchio progetto, «quello dei parcheggi sul Tevere, tra il Lungotevere e gli argini, dove non ci sarebbero "sorprese" archeologiche». Dice la sua anche l'assessore alla Casa, Alfredo Antoniozzi: «Sposo la posizione Cutrufo. Va trovata una soluzione equilibrata, in ogni caso, ogni infrastruttura che va nella direzione di concorrere alle soluzioni del traffico va valutata». L'ipotesi del referendum per decidere le sorti del parcheggio non piace nè ai saggi che compongono la Commissione voluta dal sindaco Alemanno nè a chi difende il parcheggio.

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