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Nanni Moretti torna a picconare la politica

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Ma la cosa più grave è che manca, non esiste, una opinione pubblica: è da 14 anni che Berlusconi, nonostante il conflitto di interessi, può non solo candidarsi a guidare il Paese ma anche avere un così forte controllo dei media». «Non c'è una legge antitrust - ha proseguito Moretti -. In nessun Paese democratico del mondo sarebbe stato consentito a Berlusconi di potersi candidare e di avere una tale concentrazione di giornali e televisioni. Ma manca la memoria, manca un'opinione pubblica, si accetta tutto come normale. In un altro Paese, e lo dico tra virgolette, sarebbe stato "punito" dagli elettori». «Se pensiamo - ha incalzato Moretti - che voleva nominare ministro della giustizia Previti... Quando un Previti viene condannato in tre gradi di giudizio per corruzione della magistratura relativa agli interessi di Berlusconi, l'opinione pubblica avrebbe dovuto "punirlo". Per non parlare di Dell'Utri». «Berlusconi - ha concluso amaro Moretti - non ha spostato i voti, ha spostato un Paese. La frase di rito vorrebbe che si puntasse sui giovani ma come si fa quando sono abituati a vedere la situazione attuale come normale?». Gli risponde per le rime il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro: «La critica a Berlusconi di Nanni Moretti è un miscuglio di paranoia e di snobbismo». «Se questo gli serve a stare meglio - ha aggiunto Giro - non saremo noi ad ostacolarlo ma un discorso politico per non essere snob deve essere completo e privo di reticenze e affrontare i mali della sinistra incapace di parlare della realtà e della concreta esistenza delle persone un pò come fa da qualche tempo Moretti chiuso nel suo gioco narcisistico di lamentarsi continuando a credere in un mondo diviso in due, i buoni e i cattivi, i scemi e gli intelligenti, questi ultimi una minoranza alla quale Moretti crede e pretende di appartenere senza accorgersi di essere uno snob conformista e anche un pò egoista. Se questa è la sinistra - è la conclusione di Giro - Berlusconi continuerà a vincere per anni e anni».

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