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«Ho trovato un'Europa appesantita nel prendere le ...

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Parlando all'assemblea della Confesercenti Silvio Berlusconi torna ad invitare l'Ue a muoversi per sbloccare la situazione di impasse: «Serve - ripete il premier - una politica estera comune, ed un esercito comune che oggi non c'è. Oggi ognuno si fa la sua Marina, i suoi Alpini, questo è incomprensibile». Il premier si sofferma soprattutto sull'aspetto della sicurezza, sul fatto che «dobbiamo contare sui poliziotti sulle strade» anche su quelli che «dalle forze armate» sono passati al ruolo di carabinieri. «Noi - dice Berlusconi - abbiamo un esercito di professionisti ma siamo in arretrato rispetto a ciò che si dovrebbe fare in Europa. Bisognerebbe avere un esercito comune». Il presidente del Consiglio, inoltre, torna anche a sollecitare una politica comune estera, nell'energia. Ma soprattutto sollecita una semplificazione burocratica che possa liberare le imprese, alle prese con la perdita di competitività causata dalla supervalutazione della moneta unica («nessuna soluzione finora a questo riguardo») dalle tante direttive, «dai vincoli enormi imposti da una serie di legislazioni e direttive europee, che rappresentano pesi insostenibili». Berlusconi si dice tuttavia convinto, che «il peso dell'italia sarà fondamentale e si potrà cambiare strada».

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